Ortopedia

Gonalgia: come riconoscere le cause e come curarle

23/05/2022 - Tempo di lettura: 8 minuti

​Con il termine gonalgia si indica genericamente un dolore al ginocchio, tipicamente causato da una sollecitazione eccessiva o a seguito di un danno subito. L'articolazione del ginocchio, infatti, è spesso soggetta a disturbi perché sostiene tutto il peso del corpo e dei carichi aggiuntivi, in particolare quando si corre o si salta. Le persone in sovrappeso o che praticano molto sport hanno un più alto rischio di subire traumi al ginocchio, soprattutto in attività dove è molto sollecitato. Se diventa particolarmente intensa, la gonalgia rischia di assumere le caratteristiche di un disturbo invalidante.

In questo articolo vedremo quali sono le cause più comuni del dolore al ginocchio e quando ricorrere al parere di un medico.

Come si manifesta in generale la gonalgia?

Solitamente, il dolore al ginocchio è associato ad altri sintomi specifici, come per esempio:

  • gonfiore localizzato;
  • rigidità;
  • arrossamento cutaneo;
  • instabilità;
  • riduzione della mobilità articolare.

L'origine del dolore al ginocchio può essere di tipo
infiammatorio o meccanico e la sua manifestazione può avere intensità e modalità differenti, per esempio può comparire a seguito di determinati sforzi o movimenti, come salire o scendere le scale, camminare velocemente, ecc.

La scelta della terapia dipende dalla causa del dolore, quindi è necessario indagare i sintomi per individuare la cura più adatta. 

Le cause più comuni della gonalgia

Il dolore al ginocchio può essere provocato da numerosi fattori, alcuni di lieve entità, altri più gravi. I più comuni sono: 

 

  • distorsioni e stiramenti: se il dolore compare dopo lo svolgimento di un'attività fisica eccessiva rispetto al solito, potrebbe essere causato da una distorsione o da uno stiramento. In questo caso i tessuti del ginocchio hanno subito una lesione, ma non sono danneggiati in maniera permanente

  • Dolore alla parte anteriore del ginocchio (intorno alla rotula): non è sempre facile spiegare le cause di questo tipo di dolore. Si tratta di una sofferenza che può essere legata a precedenti lesioni, a sforzo dell'articolazione, a debolezza del muscolo e a lieve spostamento della rotula. Il dolore può essere tenue o intenso e spesso riguarda entrambe le ginocchia. Di solito, peggiora stando seduti per periodi prolungati, quando si è accovacciati o piegati sulle ginocchia o quando si salgono le scale

 

  • ​Tendinite: un sovraccarico o una lesione del tendine rotuleo che passa sopra la rotula e si inserisce alla gamba subito al di sotto del ginocchio  può provocarne l'infiammazione. Oltre ad avvertire dolore e tensione, il ginocchio può diventare gonfio, arrossato e si può riscaldare. Questa condizione viene chiamata anche ginocchio del saltatore, perché provocata da attività sportive in cui si effettuano salti.
 

  • Borsite: all'interno dell'articolazione si trova una borsa che contiene il liquido sinoviale, necessario per consentire lo scorrimento delle ossa senza attriti dannosi. Il movimento ripetuto del ginocchio, o lo stare inginocchiati a lungo, può causare un afflusso eccessivo di liquido e provocare un'infiammazione, nota come borsite o ginocchio della lavandaia. Il dolore causato dalla borsite peggiora se si piega completamente l'articolazione. In questi casi il ginocchio si può gonfiare, diventare sensibile, arrossarsi e riscaldarsi.
 

  • Lesione del menisco o della cartilagine: menischi e cartilagine ammortizzano le sollecitazioni cui vanno incontro le ossa del ginocchio durante il movimento. Quando si ruota bruscamente l'articolazione, il menisco si può lacerare provocando dolore, gonfiore e talvolta un blocco dei movimenti. Oltre al menisco, anche la cartilagine che riveste l'articolazione può subire danni.
 

  • Rottura dei legamenti o dei tendini: i legamenti sono fasce spesse di tessuto che collegano le ossa alle articolazioni, mentre i tendini collegano i muscoli alle ossa. Il tessuto si può strappare, per esempio durante attività sportive di impatto per il ginocchio. La lesione di tendini e legamenti può risultare dolorosa anche a riposo. La situazione peggiora quando si piega il ginocchio o si pone un peso su di esso. In questi casi, l'area circostante può diventare calda e gonfiarsi.
 

  • Sanguinamento dell'articolazione: quando si lacera un legamento crociato o si frattura una delle ossa del ginocchio, può verificarsi un versamento ematico (di sangue) all'interno dell'articolazione (il cosiddetto emartro). Segnali di questa condizione sono il gonfiore del ginocchio, il riscaldamento della parte, la rigidità dei movimenti e la comparsa di lividi. Se il ginocchio appare molto gonfio, occorre recarsi subito in ospedale perché potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente.
 

  • Gonartrosi: di solito non colpisce i giovani ma, se si verifica, nella maggior parte dei casi si tratta di persone in sovrappeso o che hanno sofferto di gravi lesioni al ginocchio in passato. Nelle persone anziane, invece, la malattia causa lesioni alla cartilagine che protegge le ossa dell'articolazione e un leggero gonfiore dei tessuti, internamente e intorno all'articolazione. Il dolore può peggiorare mettendo il peso sulle ginocchia e può verificarsi rigidità se si rimane senza muoverle. Le ginocchia possono anche bloccarsi del tutto o dare la sensazione di cedere sotto il peso del corpo. In alcuni casi può formarsi del liquido che provoca dolore dietro il ginocchio (cisti di Baker o cisti poplitea).
 

  • ​Sindrome di Osgood-Schlatter: si manifesta di solito nei soggetti tra i 10 e 15 anni  e quasi sempre guarisce spontaneamente appena il bambino ha completato la sua crescita, anche se, in alcuni casi, può protrarsi fino all'età adulta. Si manifesta con dolore, gonfiore e sensibilità nella protuberanza ossea, denominata tuberosità tibiale, situata sulla tibia, appena sotto il ginocchio.
 

  • Gotta: è provocata da un'eccessiva presenza di acido urico nel sangue, che porta alla formazione di cristalli che precipitano nelle articolazioni infiammandole e causando dolore. Può colpire qualsiasi articolazione e, a volte, può manifestarsi partendo dall'alluce. Quella al ginocchio si presenta con attacchi improvvisi di dolore e con pelle arrossata che tende a diventare calda. A volte il dolore limita il movimento e può presentarsi anche a riposo e di notte.
 

  • ​Artrite settica (alterazione infiammatoria del ginocchio): consiste in un'infiammazione causata da un'infezione batterica che, se trascurata, potrebbe estendersi a tutto l'organismo e divenire potenzialmente mortale. Causa forte dolore, riscaldamento e gonfiore del ginocchio e può essere associata a malessere generale e febbre. Per sintomi comuni, può essere scambiata per gotta.
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​Come si cura il dolore al ginocchio?

Per trattare il dolore al ginocchio in generale la prima cura da attuare è il riposo, scaricando la tensione dall'articolazione interessata, applicare del ghiaccio, in grado di lenire il dolore e ridurre il gonfiore e utilizzare una pomata antidolorifica, utile soprattutto in presenza di traumi seguiti dalla comparsa di un ematoma. Da evitare, almeno inizialmente, ginnastica e stretching di ogni tipo.

 

Nei casi in cui il dolore è causato da infortuni dovuti ad attività sportive, è possibile ricorrere ai consigli del cosiddetto protocollo RICE (Rest, Ice, Compression and Elevation) che comprende e integra la procedura descritta sopra:

  • Riposo (Rest): mettere a riposo completo l'area interessata, si consigliano da 24 a 48 ore di attività senza carico.
  • Ghiaccio (Ice): per aiutare a ridurre dolore e gonfiore nelle prime 48 ore dopo l'infortunio, applicare ghiaccio per periodi di 20 minuti ogni 4 ore, utilizzando una borsa di ghiaccio coperta da un asciugamano per evitare danni o ustioni ai tessuti.
  • Compressione (Compression): se è presente gonfiore e/o emorragia interna, contenere il ginocchio con una benda elastica.
  • Elevazione (Elevation): sollevare il ginocchio infortunato oltre il livello del cuore.

Buone pratiche per prevenire la gonalgia

Se si è soggetti a gonalgia, può essere utile a migliorare il proprio benessere adottare alcune abitudini che proteggono l'articolazione:

          • ​​​​​​prima di praticare sport o esercizio fisico, effettuare qualche esercizio di riscaldamento: camminare, fare cyclette o qualche esercizio di stretching. Lo stretching dei quadricipiti, ovvero i  muscoli della parte anteriore della coscia, e dei bicipiti femorali serve per sciogliere i tendini e allevia la pressione sul ginocchio durante l'attività fisica.

  • ​Eseguire regolarmente esercizi per rinforzare i muscoli della gamba: come per esempio salire le scale, camminare in salita, fare cyclette. Anche gli esercizi con ausilio di pesi possono essere molto utili, in questo caso è meglio rivolgersi a un preparatore per sapere quali e come eseguirli in base al singolo caso. Durante queste attività è bene evitare i cambiamenti improvvisi nell'intensità dell'esercizio, meglio aumentare gradualmente la forza o la durata.
  • Prestare attenzione alle scarpe che si indossano, che devono assicurare l'equilibrio e l'allineamento della gamba quando si cammina o si corre. Se l'appoggio non è corretto, si può ricorrere a plantari ortopedici su misura che correggono la postura di tutta la catena cinetica dell'arto inferiore.
  • ​Poiché l'obesità fa aumentare il rischio di osteoartrite del ginocchio, è opportuno mantenere il peso forma per ridurre lo stress sull'articolazione.

Quando è necessario rivolgersi a un medico

I dolori al ginocchio devono preoccupare e indurre il paziente a consultare il medico quando:

  • sono associati ad altri sintomi, quali gonfiore, rigidità articolare, ridotta mobilità, ecc;
  • si manifestano a seguito di una violenta distorsione del ginocchio;
  • perdurano per diversi giorni, nonostante il riposo e l'applicazione di pomate e/o ghiaccio.
Alla prima visita il medico di famiglia eseguirà un esame accurato del ginocchio e si informerà sulla storia clinica del paziente e potrebbe prescrivere ulteriori accertamenti - come analisi del sangue, radiografia o risonanza magnetica - o la visita di uno specialista. 

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Quali esami fare in caso di gonalgia

Per diagnosticare al meglio le cause della gonalgia, ci sono alcuni esami da fare sotto prescrizione del medico curante o dell'ortopedico. I più comuni sono:

  • Radiografia (Raggi X): consente di valutare i profili ossei, gli angoli caratteristici e il grado di usura. Può essere eseguito in carico, riuscendo così ad apprezzare l'assetto dell'articolazione in condizioni di vita quotidiana.
  • Risonanza magnetica per immagini (RM): consente di valutare direttamente i legamenti, i menischi, le cartilagini e l'interno dell'osso.
  • Tomografia computerizzata (TC o TAC): crea una ricostruzione del corpo in 3D utilizzando i raggi X e riproducendo le informazioni mediante un computer. É un esame con una elevatissima risoluzione, permettendo di apprezzare minimi dettagli.
  • Scansione ossea con mezzi di contrasto: è una tecnica che prevede l'iniezione di una quantità molto piccola di materiale radioattivo nel sangue del paziente per essere rilevato da uno scanner. Questo test mostra il flusso sanguigno che arriva all'osso e l'attività cellulare al suo interno. È utile nella diagnosi di infezioni.
  • Artroscopia: viene eseguita tramite un piccolo tubo ottico illuminato (artroscopio) inserito nell'articolazione attraverso una piccola incisione. Le immagini dell'interno vengono proiettate su uno schermo e permettono di valutare direttamente le patologie articolari.

    I Centri Dyadea sono attrezzati con ambulatori specialistici dove il paziente ​potrà trovare il professionista più adatto ad accompagnarlo nel suo percorso di accertamenti e recupero, dall'ortopedico al fisiatra e al medico sportivo, fino ai team che si occupano di diagnostica per immagini.