Malattie reumatiche: l'importanza di riconoscere i campanelli d'allarme
Le malattie reumatiche sono oltre 150 e colpiscono milioni di persone. Artrite reumatoide, artrosi e osteoporosi sono fra le manifestazioni più comuni, altre come il lupus eritematoso, la sclerodermia o alcune patologie autoimmuni sistemiche sono meno frequenti. La diffusione per alcune di loro è in aumento anche a causa dell'invecchiamento progressivo della popolazione. Generalmente i sintomi risultano poco rilevanti all'inizio, poi aumentano e comportano le prime difficoltà nel movimento, ma spesso vengono trascurati o sottovalutati perché si pensa siano provocati dall'età o dal clima. In questo articolo vedremo quali sono le principali malattie reumatiche, quali sono i sintomi e come trattarle.
Le tipologie di malattie reumatiche
Le malattie reumatiche sono patologie caratterizzate dall'infiammazione di articolazioni, legamenti, tendini, ossa o muscoli, a volte interessano anche organi interni e altri tessuti. Possono insorgere a qualsiasi età, anche nei bambini, ma si manifestano principalmente negli adulti nel pieno della loro vita sociale e professionale e alcune di loro sono in genere più frequenti nelle donne.
Alcune di queste patologie solitamente sono silenziose, danneggiano le articolazioni e i tessuti circostanti senza dare, in un primo momento, segnali evidenti. Se non diagnosticate e curate precocemente possono portare alla perdita di funzionalità delle strutture interessate.
Le malattie reumatiche sono molto differenti tra loro, sia per come si manifestano sia per le cause che le determinano. Si possono suddividere in tre categorie:
- degenerative (come l'artrosi);
- infiammatorie (per esempio le artriti);
- dismetaboliche (per esempio la gotta).
Spesso l'infiammazione è la conseguenza di un'anomala risposta del sistema immunitario, come nel caso di molte malattie reumatiche autoimmuni.Come si manifestano le malattie reumatiche
I sintomi più comuni delle malattie reumatiche dipendono dalla sede colpita. Per esempio possono manifestarsi con:
- sintomi da artrite: dolore, gonfiore e rigidità delle articolazioni colpite;
- sintomi da coinvolgimento degli organi interni: difficoltà a respirare, incapacità a ingerire i cibi, insufficienza renale;
- sintomi da infiammazione sistemica: febbre e stanchezza eccessiva.
Dolori articolari e muscolari persistenti, dolore lombare nei giovani, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani fredde, secchezza oculare sono tutti campanelli d'allarme che segnalano la presenza di disturbi reumatici. Le persone che soffrono di psoriasi o che hanno familiarità con questo disturbo dovrebbero insospettirsi davanti alla comparsa di dolore alle articolazioni, alla colonna vertebrale o al tallone.
Quali sono le principali malattie reumatiche
Come scritto, le malattie reumatiche conosciute sono più di 150, ma alcune sono più frequenti di altre. Ecco le più comuni, con le rispettive sintomatologie:
Osteoporosi
È la malattia più diffusa dello scheletro ed è caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea associata a un deterioramento della microarchitettura dell'osso con conseguente fragilità scheletrica. Comporta fratture che possono verificarsi per piccoli traumi o anche spontaneamente. L'osteoporosi colpisce soprattutto le donne dopo la menopausa. Oltre alle forme primarie (postmenopausale e senile), esistono diverse malattie in grado di generare osteoporosi secondaria. Tra queste, le patologie reumatiche hanno un ruolo cruciale, sia come causa diretta sia in funzione delle terapie usate.
Artrosi
L'artrosi è la più frequente tra le malattie reumatiche e costituisce una delle maggiori cause di invalidità nei Paesi industrializzati. Si tratta di una malattia degenerativa che interessa la cartilagine che riveste le ossa a livello delle articolazioni. Se questo tessuto si assottiglia e si frammenta, risulta impedito il normale movimento dei capi articolari e compaiono dolori e difficoltà motorie. Con il progressivo assottigliamento della cartilagine, l'articolazione diviene meno mobile e l'osso sottostante reagisce con la produzione di esuberanze ossee (osteofiti). Il risultato finale è la progressiva deformità articolare con una severa limitazione dei movimenti. Le articolazioni più colpite sono quelle della colonna vertebrale, le ginocchia e le anche. Anche gli arti superiori possono essere colpiti, in particolare le mani.
Artriti
Le artriti, dovute all'infiammazione delle articolazioni, sono caratterizzate da dolore, gonfiore, arrossamento e aumento della temperatura. Ci sono forme che interessano anche altri tessuti e organi, tra cui cute, muscoli, legamenti e tendini. Le cause sono molteplici e in parte sconosciute; alcune cause ambientali (ad es. il fumo, l'inquinamento atmosferico o alcune infezioni croniche), associate a una particolare predisposizione genetica, hanno un ruolo determinante. Esistono anche artriti infettive, dovute all'infezione diretta da parte di germi (batteri, virus, etc.). I sintomi si manifestano a livello fisico (dolori articolari, stanchezza e spossatezza, perdita di capacità motorie), psicologico (stress, depressione, ansia, senso di impotenza, mancanza di autocontrollo) e anche sociale (tendenza all'isolamento, difficoltà sul luogo di lavoro o a scuola e problemi della vita sessuale).
In questo gruppo di malattie reumatiche segnaliamo in particolare:
- l'artrite reumatoide: una forma di artrite infiammatoria cronica autoimmune che puo'coinvolgere le articolazioni di mani, piedi, polsi, caviglie, ginocchia, anca, gomito e spalla e il cui impatto è alto e può obbligare a cambiamenti significativi nello stile di vita.
- Le spondilo-entesoartriti: rappresentano un gruppo di malattie croniche caratterizzate da lombalgia infiammatoria e infiammazione a livello della giunzione tra tendini, legamenti e osso (entesite). In molti casi queste forme di artrite si associano a una malattia cutanea come la psoriasi.
- La spondilite anchilosante, che colpisce più frequentemente i soggetti di sesso maschile, se non trattata, porta a un progressivo irrigidimento della colonna vertebrale con atteggiamenti in flessione obbligata del collo e impossibilità a flettere la colonna.
Gotta
La gotta è causata da un'eccessiva produzione o da una scarsa eliminazione (attraverso le urine) di acido urico. L'aumento di questa sostanza nell'organismo non provoca sintomi nell'immediato ma, con il passare del tempo, nelle articolazioni si depositano cristalli di urato che sono in grado di causare infiammazione, gonfiore, rossore e dolore intenso, soprattutto a livello dell'alluce. Anche le mani, le caviglie, i polsi e le ginocchia possono essere interessati dalla patologia. Se non è curata correttamente, oltre ai problemi alle articolazioni, può portare a complicanze soprattutto a livello renale (ad es. calcolosi).
Connettiviti
Con questo termine si indica un gruppo di malattie contraddistinte da un'infiammazione cronica di numerosi e diversi tessuti dell'organismo. Per questa particolare caratteristica molte connettiviti sono malattie sistemiche, ovvero che coinvolgono più parti del corpo contemporaneamente. Le cause non sono ancora del tutto chiare ma all'origine dell'infiammazione c'è quasi sempre un meccanismo autoimmune, legato a una risposta immune diretta contro i propri tessuti.
- Il lupus eritematoso sistemico (LES) colpisce in prevalenza giovani donne in età fertile. La malattia ha un carattere sistemico e può ledere organi vitali. Le sedi maggiormente interessate sono la cute, le articolazioni, il rene, il sistema nervoso centrale e a volte anche il polmone e il cuore. Il riconoscimento precoce è essenziale per un'efficace strategia terapeutica.
- La sclerodermia (o sclerosi sistemica) è caratterizzata da un progressivo indurimento e inspessimento della cute che si accompagna frequentemente o e' preceduta dal al Fenomeno di Raynaud, che consiste nella comparsa di pallore intenso delle dita delle mani dopo esposizione alle basse temperature; a questo seguono ulteriori modificazioni di colore prima verso il blu e poi il rosso. Il principale bersaglio dell'aggressione auto-immunitaria sono le cellule endoteliali che rivestono la superficie interna dei vasi sanguigni, mentre temibili complicanze possono interessare polmone e rene ma anche altri organi viscerali.
- Polimiosite/dermatomiosite interessano la cute e i muscoli e comportano una crescente perdita di forza prevalentemente a carico degli arti superiori e inferiori. Anche queste malattie possono colpire organi interni come il polmone.
Reumatismi extra-articolari
Sono chiamati anche reumatismi dei tessuti molli e raggruppano alcune malattie che coinvolgono soprattutto i tendini, i legamenti, le borse sinoviali e i muscoli. Si differenziano in forme localizzate e forme generalizzate. Tra queste ultime, la più comune e diffusa è la sindrome fibromialgica. Il sintomo principale è il dolore muscolo-scheletrico persistente localizzato a livello della colonna vertebrale e della muscolatura prossimale degli arti, ma molto spesso e' diffuso a tutto il corpo. Questa sindrome dolorosa si accompagna a grave sensazione di stanchezza, disturbi del sonno, ansia e depressione. Spesso sono presenti anche sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale come colon irritabile, stipsi o diarrea.
Quali esami bisogna fare per riconoscere una malattia reumatica?
Come abbiamo visto, i sintomi di una malattia reumatica sono comuni ad altre patologie. Per questo è necessario sottoporsi a una visita presso uno specialista reumatologo, in grado di riconoscere le manifestazioni specifiche e che può prescrivere una o più delle seguenti analisi per puntualizzare la diagnosi:
- Esami e urine
- Ecografia articolare
- Radiografia
- TAC
- Risonanza Magnetica
- Capillaroscopia
- Artroscopia
- Esame del liquido sinoviale