Patologie

Malattie reumatiche

06/06/2022 - Tempo di lettura: 8 minuti

Malattie reumatiche: l'importanza di riconoscere i campanelli d'allarme

Le malattie reumatiche sono oltre 150 e colpiscono milioni di persone. Artrite reumatoide, artrosi e osteoporosi sono fra le manifestazioni più comuni, altre come il lupus eritematoso, la sclerodermia o alcune patologie autoimmuni sistemiche sono meno frequenti. La diffusione per alcune di loro è in aumento anche a causa dell'invecchiamento progressivo della popolazione. Generalmente i sintomi risultano poco rilevanti all'inizio, poi aumentano e comportano le prime difficoltà nel movimento, ma spesso vengono trascurati o sottovalutati perché si pensa siano provocati dall'età o dal clima. In questo articolo vedremo quali sono le principali malattie reumatiche, quali sono i sintomi e come trattarle.

Le tipologie di malattie reumatiche

Le malattie reumatiche sono patologie caratterizzate dall'infiammazione di articolazioni, legamenti, tendini, ossa o muscoli, a volte interessano anche organi interni e altri tessuti. Possono insorgere a qualsiasi età, anche nei bambini, ma si manifestano principalmente negli adulti nel pieno della loro vita sociale e professionale e alcune di loro sono in genere più frequenti nelle donne.

 

Alcune di queste patologie solitamente sono silenziose, danneggiano le articolazioni e i tessuti circostanti senza dare, in un primo momento, segnali evidenti. Se non diagnosticate e curate precocemente possono portare alla perdita di funzionalità delle strutture interessate.

 

Le malattie reumatiche sono molto differenti tra loro, sia per come si manifestano sia per le cause che le determinano. Si possono suddividere in tre categorie:

  • degenerative (come l'artrosi);
  • infiammatorie (per esempio le artriti);
  • dismetaboliche (per esempio la gotta).
 
Spesso l'infiammazione è la conseguenza di un'anomala risposta del sistema immunitario, come nel caso di molte malattie reumatiche autoimmuni.

Come si manifestano le malattie reumatiche

I sintomi più comuni delle malattie reumatiche dipendono dalla sede colpita. Per esempio possono manifestarsi con:

  • sintomi da artrite: dolore, gonfiore e rigidità delle articolazioni colpite;
  • sintomi da coinvolgimento degli organi interni: difficoltà a respirare, incapacità a ingerire i cibi, insufficienza renale;
  • sintomi da infiammazione sistemica: febbre e stanchezza eccessiva.

Dolori articolari e muscolari persistenti, dolore lombare nei giovani, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani fredde, secchezza oculare sono tutti campanelli d'allarme che segnalano la presenza di disturbi reumatici. Le persone che soffrono di psoriasi o che hanno familiarità con questo disturbo dovrebbero insospettirsi davanti alla comparsa di dolore alle articolazioni, alla colonna vertebrale o al tallone.

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Quali sono le principali malattie reumatiche

Come scritto, le malattie reumatiche conosciute sono più di 150, ma alcune sono più frequenti di altre. Ecco le più comuni, con le  rispettive sintomatologie:

Osteoporosi

È la malattia più diffusa dello scheletro ed è caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea associata a un deterioramento della microarchitettura dell'osso con conseguente fragilità scheletrica. Comporta fratture che possono verificarsi per piccoli traumi o anche spontaneamente. L'osteoporosi colpisce soprattutto le donne dopo la menopausa. Oltre alle forme primarie (postmenopausale e senile), esistono diverse malattie in grado di generare osteoporosi secondaria. Tra queste, le patologie reumatiche hanno un ruolo cruciale, sia come causa diretta sia in funzione delle terapie usate.

Artrosi

L'artrosi è la più frequente tra le malattie reumatiche e costituisce una delle maggiori cause di invalidità nei Paesi industrializzati. Si tratta di una malattia degenerativa che interessa la cartilagine che riveste le ossa a livello delle articolazioni. Se questo tessuto si assottiglia e si frammenta, risulta impedito il normale movimento dei capi articolari e compaiono dolori e difficoltà motorie. Con il progressivo assottigliamento della cartilagine, l'articolazione diviene meno mobile e l'osso sottostante reagisce con la produzione di esuberanze ossee (osteofiti). Il risultato finale è la progressiva deformità articolare con una severa limitazione dei movimenti. Le articolazioni più colpite sono quelle della colonna vertebrale, le ginocchia e le anche. Anche gli arti superiori possono essere colpiti, in particolare le mani.

Artriti

Le artriti, dovute all'infiammazione delle articolazioni, sono caratterizzate da dolore, gonfiore, arrossamento e aumento della temperatura. Ci sono forme che interessano anche altri tessuti e organi, tra cui cute, muscoli, legamenti e tendini. Le cause sono molteplici e in parte sconosciute; alcune cause ambientali (ad es. il fumo, l'inquinamento atmosferico o alcune infezioni croniche), associate a una particolare predisposizione genetica, hanno un ruolo determinante. Esistono anche artriti infettive, dovute all'infezione diretta da parte di germi (batteri, virus, etc.). I sintomi si manifestano a livello fisico (dolori articolari, stanchezza e spossatezza, perdita di capacità motorie), psicologico (stress, depressione, ansia, senso di impotenza, mancanza di autocontrollo) e anche sociale (tendenza all'isolamento, difficoltà sul luogo di lavoro o a scuola e problemi della vita sessuale).

 

In questo gruppo di malattie reumatiche segnaliamo in particolare:

  • l'artrite reumatoide: una forma di artrite infiammatoria cronica autoimmune che puo'coinvolgere le articolazioni di mani, piedi, polsi, caviglie, ginocchia, anca, gomito e spalla e il cui impatto è alto e può obbligare a cambiamenti significativi nello stile di vita.
  • Le spondilo-entesoartriti: rappresentano un gruppo di malattie croniche caratterizzate da lombalgia infiammatoria e infiammazione a livello della giunzione tra tendini, legamenti e osso (entesite). In molti casi queste forme di artrite si associano a una malattia cutanea come la psoriasi.
  • La spondilite anchilosante, che colpisce più frequentemente i soggetti di sesso maschile, se non trattata, porta a un progressivo irrigidimento della colonna vertebrale con atteggiamenti in flessione obbligata del collo e impossibilità a flettere la colonna.

Gotta

La gotta è causata da un'eccessiva produzione o da una scarsa eliminazione (attraverso le urine) di acido urico. L'aumento di questa sostanza nell'organismo non provoca sintomi nell'immediato ma, con il passare del tempo, nelle articolazioni si depositano cristalli di urato che sono in grado di causare infiammazione, gonfiore, rossore e dolore intenso, soprattutto a livello dell'alluce. Anche le mani, le caviglie, i polsi e le ginocchia possono essere interessati dalla patologia. Se non è curata correttamente, oltre ai problemi alle articolazioni, può portare a complicanze soprattutto a livello renale (ad es. calcolosi).

Connettiviti

Con questo termine si indica un gruppo di malattie contraddistinte da un'infiammazione cronica di numerosi e diversi tessuti dell'organismo. Per questa particolare caratteristica molte connettiviti sono malattie sistemiche, ovvero che coinvolgono più parti del corpo contemporaneamente. Le cause non sono ancora del tutto chiare ma all'origine dell'infiammazione c'è quasi sempre un meccanismo autoimmune, legato a una risposta immune diretta contro i propri tessuti.

  • Il lupus eritematoso sistemico (LES) colpisce in prevalenza giovani donne in età fertile. La malattia ha un carattere sistemico e può ledere organi vitali. Le sedi maggiormente interessate sono la cute, le articolazioni, il rene, il sistema nervoso centrale e a volte anche il polmone e il cuore. Il riconoscimento precoce è essenziale per un'efficace strategia terapeutica.
  • La sclerodermia (o sclerosi sistemica) è caratterizzata da un progressivo indurimento e inspessimento della cute che si accompagna frequentemente o e' preceduta dal al Fenomeno di Raynaud, che consiste nella comparsa di pallore intenso delle dita delle mani dopo esposizione alle basse temperature; a questo seguono ulteriori modificazioni di colore prima verso il blu e poi il rosso. Il principale bersaglio dell'aggressione auto-immunitaria sono le cellule endoteliali che rivestono la superficie interna dei vasi sanguigni, mentre temibili complicanze possono interessare polmone e rene ma anche altri organi viscerali.
  • Polimiosite/dermatomiosite interessano la cute e i muscoli e comportano una crescente perdita di forza prevalentemente a carico degli arti superiori e inferiori. Anche queste malattie possono colpire organi interni come il polmone.

​​Reumatismi extra-articolari

Sono chiamati anche reumatismi dei tessuti molli e raggruppano alcune malattie che coinvolgono soprattutto i tendini, i legamenti, le borse sinoviali e i muscoli. Si differenziano in forme localizzate e forme generalizzate. Tra queste ultime, la più comune e diffusa è la sindrome fibromialgica. Il sintomo principale è il dolore muscolo-scheletrico persistente localizzato a livello della colonna vertebrale e della muscolatura prossimale degli arti, ma molto spesso e' diffuso a tutto il corpo. Questa sindrome dolorosa si accompagna a grave sensazione di stanchezza, disturbi del sonno, ansia e depressione. Spesso sono presenti anche sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale come colon irritabile, stipsi o diarrea.

Quali esami bisogna fare per riconoscere una malattia reumatica?

Come abbiamo visto, i sintomi di una  malattia reumatica sono comuni ad altre patologie. Per questo è necessario sottoporsi a una visita presso uno specialista reumatologo, in grado di riconoscere le manifestazioni specifiche e che può prescrivere una o più delle seguenti analisi per puntualizzare la diagnosi:

  • Esami e urine
  • Ecografia articolare
  • Radiografia
  • TAC
  • Risonanza Magnetica
  • Capillaroscopia
  • Artroscopia
  • Esame del liquido sinoviale
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Terapia

Nel caso delle malattie reumatiche il trattamento consiste nell'assunzione di farmaci per tenere sotto controllo la malattia e migliorare i sintomi. I farmaci prescritti dipendono dal tipo di malattia reumatica e dalla situazione specifica del paziente. Fra i più utilizzati sono inclusi analgesici, antinfiammatori, corticosteroidi, DMARDs (anche detti "farmaci di fondo") e farmaci biologici.

 

Oltre ai farmaci, la terapia prevede la conduzione di uno stile di vita sano ed equilibrato. L'intervento chirurgico può essere necessario quando la malattia reumatica o del connettivo danneggia un'articolazione, in modo irreversibile

Prevenzione delle malattie reumatiche

Non c'è modo di prevenire la predisposizione allo sviluppo delle malattie reumatiche, ma uno stile di vita sano, caratterizzato da un'alimentazione equilibrata e da una regolare attività fisica, può aiutare a contrastarne la comparsa.

 

Numerosi studi scientifici hanno ormai accertato che il fumo di sigaretta è coinvolto nell'insorgenza dell'artrite reumatoide, del lupus e di altre patologie autoimmuni sistemiche.

 

Anche l'obesità è un fattore di rischio noto: è tipica di chi soffre di artrite psoriasica e determina un forte aumento del pericolo di artrosi (soprattutto quella che interessa colonna vertebrale e ginocchia). Inoltre, i chili di troppo causano un sovraccarico delle articolazioni che, a lungo andare, possono danneggiarle. Mentre l'attività fisica, tarata in base alle proprie possibilità, aiuta a conservare il tono muscolare e difende la mobilità articolare.

 

Qui riassumiamo alcuni consigli che possono favorire la prevenzione delle malattie reumatiche:

1. Adottare una dieta sana ed equilibrata: un'alimentazione povera di proteine animali e grassi e ricca di vitamine e fibre.

2. Non fumare: le sigarette non sono solo responsabili dell'insorgenza del cancro e dei disturbi cardio-vascolari o respiratori, ma anche le malattie reumatologiche sono più diffuse tra i fumatori.

3. Praticare attività fisica con metodo ed assiduità: il movimento aiuta a conservare il tono muscolare, difende la mobilità articolare e contribuisce a mantenere il corretto peso forma. Bastano 150 minuti alla settimana di attività aerobica di intensità moderata.

4. Mantenere sotto controllo il peso corporeo: l'obesità determina un forte aumento del rischio di artrosi, soprattutto quella che interessa la colonna vertebrale e le ginocchia.

5. Non sottovalutare alcuni segnali specifici: dolori articolari e muscolari persistenti, spossatezza e stanchezza, rigidità, ansia e depressione. È importante segnalare tempestivamente i sintomi al medico in modo da riuscire a trattare le malattie nei modi e nei tempi più adeguati.

Dyadea a fianco dei pazienti di malattie reumatiche

Le malattie reumatiche, se diagnosticate tempestivamente, possono essere affrontate e trattate in modo adeguato con un netto miglioramento della qualità della vita del paziente. Nei Centri Medici Dyadea siamo  in grado di assistere il malato reumatico  dalla prima visita fino agli accertamenti necessari per indagare il caso specifico e porre una corretta diagnosi .

 

La presenza contestuale di ambulatori attrezzati per la diagnostica per immagini facilita e accelera il percorso di accertamento. Inoltre, si eseguono infiltrazioni articolari con medicamenti e terapie con farmaci biotecnologici. Infine, sono attivi anche supporti psicologici per i pazienti affetti da malattie reumatiche più gravi.