Odontoiatria

Mal di denti nei bambini: come trattarlo quando sono i più piccoli a soffrirne

28/02/2022 - Tempo di lettura: 7 minuti

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Odontalgia è il termine tecnico che indica il mal di denti, una condizione le cui cause all'origine possono essere dentali, come carie o pulpite, ma anche non strettamente legate ai denti, come otiti, sinusiti, infiammazione del nervo trigemino. Per questo è sempre bene rivolgersi a uno specialista per individuare il motivo e quindi anche la cura più adeguata. In questo articolo vedremo le cause più comuni del mal di denti nei bambini, come trattarle e soprattutto come prevenirle.

Perché può insorgere il mal di denti nei bambini

Le cause più comuni che possono provocare il mal di denti nei bambini sono:

  • carie;
  • pulpite;
  • Ascesso periapicale;
  • trauma;
  • dentizione decidua o permuta dentaria;
  • Gengiviti causate da scarsa igiene dentale;

Vediamo le caratteristiche di ciascuna più in dettaglio.

Carie

La carie è una tra le malattie più comuni, l'OMS dichiara infatti che interessa circa l'80% della popolazione nei Paesi sviluppati ed è la malattia infantile più diffusa al mondo. È originata da batteri definiti cariogeni che, attraverso il loro metabolismo, trasformano i carboidrati del cibo in acidi. Questi attivano un processo di demineralizzazione del dente che indebolisce lo smalto e porta alla formazione di una cavità. La carie a uno stadio iniziale diventa dolorosa solo in seguito alla presenza di certi stimoli, come calore, freddo, bevanda o cibo dolce, spazzolamento. A volte , invece, lavora in maniera totalmente asintomatica. Se il dolore si arresta immediatamente eliminando lo stimolo, è indice che la polpa, ovvero il centro vitale del dente, potrebbe non essere intaccata in modo irreversibile.

 

La carie può essere favorita da fattori come:

  • presenza nella cavità orale di flora batterica che predispone alle carie;
  • dieta ricca di carboidrati che possono trasformarsi in acidi, come alimenti zuccherini e dolciumi, anche fuori pasto, ad esempio a merenda.
  • bevande gassate che spesso corrodono i denti e indeboliscono lo smalto;

 La carie infantile precoce o ECC (dall'inglese Early Childhood Caries) si manifesta nei bambini piccoli, di età inferiore ai 2 anni. Nota anche come sindrome della carie da biberon, è provocata da un eccessivo e prolungato consumo di zucchero, miele, bevande zuccherate e latte, soprattutto prima di andare a dormire, che il bambino assume tramite il ciuccio o il biberon.

Pulpite

Consiste nell'infiammazione della polpa dentale e in genere rappresenta lo stato avanzato della carie, ma può insorgere anche in seguito a lesioni della polpa causate da traumi. A contatto con il caldo o il freddo, il dolore può durare un minuto o più, ma può insorgere anche senza stimolazione.

L'ascesso periapicale

Si riconosce per accumulo di pus, intenso dolore spontaneo alla masticazione e, talvolta, febbre. Può insorgere quando l'infezione provoca la necrosi della polpa e sviluppa un'infiammazione attorno alla radice del dente. Il suo decorso può prevedere il riassorbimento spontaneo o, al contrario, portare a un'infiltrazione nei tessuti circostanti.

Trauma

Un trauma, come per esempio dovuto a denti fratturati o lussati, può danneggiare la polpa e provocare pulpite, un ascesso apicale e, a volte, discromia , o addirittura di necrosi del dente che può verificarsi poco dopo l'evento o anche dopo decenni.

Dentizione decidua e permuta dentaria

L'eruzione dei denti interessa sia i neonati sia i bambini. I denti decidui iniziano a spuntare a circa 6-8 mesi, solitamente con gli incisivi centrali inferiori, e si conclude a 26 mesi circa con canini e molaretti. Associati all'eruzione, possono insorgere infiammazione e gonfiore delle gengive, maggiore salivazione, irritabilità con conseguente disturbo del sonno, talvolta febbre o diarrea. A volte possono comparire sulle gengive formazioni rotondeggianti, di colorito bluastro: sono cisti da eruzione, che solitamente scompaiono.

 

Verso i 6 anni inizia l'eruzione dei denti permanenti che si completerà intorno ai 13 anni. Solitamente, inizia con la comparsa degli incisivi inferiori e poi di quelli superiori, con perdita dei corrispondenti denti da latte.

Nello stesso periodo arrivano i primi molari permanenti, che spuntano dietro gli ultimi molaretti da latte senza sostituire nessun dente.

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​Parodontopatie

Le infiammazioni o infezioni che possono colpire la struttura di sostegno del dente (il parodonto), e quindi coinvolgere l'alveolo (la parte di osso che contiene la radice del dente) o la gengiva, sono chiamate parodontopatie.

 

La forma più comune di parodontopatia giovanile è la gengivite. In rari casi, possono presentarsi nei pazienti pediatrici e pre adolescenti forme di parodontiti come la parodontite aggressiva (con un decorso molto rapido) o la parodontite come manifestazione di malattie sistemiche (associata a malattie ematologiche, a malattie genetiche o altro).

 

La gengivite presenta come sintomi principali:

  • infiammazione: la gengiva appare arrossata e gonfia;
  • sanguinamento: la gengiva sanguina con facilità, a seguito del semplice spazzolamento dei denti o anche spontaneamente.
Le altre parodontiti possono presentare:
  • ascessi parodontali: formazioni di pus che può fuoriuscire attraverso le gengive;
  • tasche parodontali: si tratta di scollature tra dente e gengiva che aumentano di profondità;
  • migrazione dei denti: i denti si spostano creando di conseguenza delle aperture tra gli elementi dentari;
  • mobilità dei denti: la perdita dei tessuti di supporto del dente porta a una progressiva mobilità dei denti nel loro sito, fino alla caduta.
Il primo passo per contrastare questa malattia è rimuovere placca e tartaro e osservare una corretta igiene orale. Nei casi di gengivite, queste azioni possono bastare al ripristino di una situazione normale. Nei casi di altre parodontiti, occorrerà definire una reale eziologia della stessa con il supporto del proprio medico e pedodonzista specializzato.

Come gestire il mal di denti dei bambini

Per trattare il fastidio dovuto all'eruzione dei denti decidui, si può ricorrere all'uso di giochini morbidi con superfici studiate apposta per dare sollievo alle gengive, oppure giocattoli gommosi contenenti un liquido refrigerante all'interno da appoggiare sulle gengive per dare sollievo. Si consiglia di farli raffreddare in frigorifero e non nel congelatore perché il freddo troppo intenso potrebbe danneggiare le gengive. In alternativa, si possono usare biscotti o cracker duri da masticare. Se il fastidio diventa troppo intenso, è meglio consultare il medico per valutare il ricorso a gel orali oppure a farmaci, come paracetamolo o ibuprofene, con un dosaggio calcolato in base al peso del bambino.

 

Se invece il mal di denti è dovuto a ragioni diverse dalla dentizione, è necessario prenotare fin dai primi segnali una visita dall'odontoiatra pediatrico, che farà una diagnosi e prescriverà il trattamento più efficace.

La prevenzione che aiuta i denti dei bambini

La salute dei denti dipende da diversi fattori. Fondamentale è un'igiene orale regolare e continua, lavando i denti almeno tre volte al giorno e passando il filo interdentale. Inoltre è importante, fin da piccoli, andare ai controlli periodici dal dentista.​

L'altro elemento fondamentale per la salute dei denti nei bambini è l'alimentazione. I dati dell'OMS sulla diffusione delle carie evidenziano che la maggior parte dei bambini dei Paesi industrializzati oggi sviluppa queste malattie dentali a causa dell'eccessivo consumo di zuccheri. Le buone abitudini alimentari, dunque, tendono alla riduzione al minimo del consumo di cibi e bevande contenenti zuccheri semplici perché favoriscono la produzione degli acidi della placca, all'origine dell'erosione dello smalto e, di conseguenza, della carie.

 

Dal punto di vista della salute dentale, possiamo classificare i cibi in:

  • cariogeni: possono indurre un alto rischio di carie, come i cibi acidi (succhi di frutta, bibite gassate e zuccherate) e gli zuccheri semplici come miele, fruttosio, cereali, pane e dolci;
  • cariostatici: non producono un effetto diretto sulla carie, possiamo definirli neutri. Tra questi ci sono la maggior parte delle verdure cotte e morbide, i cibi proteici come carne e pesce, i formaggi freschi e le uova;
  • anticariogeni: contrastano la formazione della carie, come frutta, verdure crude, formaggi stagionati, latte, acqua, cibi di consistenza elevata, da masticare, fibrosi e poco adesivi.

     

    Oltre alla riduzione al minimo degli zuccheri semplici, ci sono altri consigli e buone abitudini che possono rivelarsi utili per evitare il mal di denti nei bambini:
  • diminuire la quantità di spuntini durante la giornata;
  • evitare cibi appiccicosi come caramello, cioccolatini e caramelle, che restano più a lungo sui denti;
  • consumare i cibi dolci nei pasti principali e scegliere yogurt o frutta per gli spuntini;
  • evitare succhi di frutta, bibite gassate e zuccherate soprattutto a merenda e sostituirli con acqua.

L'expertise dei Centri Dyadea

Come abbiamo visto, insegnare fin da piccoli l'importanza di una corretta igiene orale e di praticare buone abitudini diventa fondamentale dal punto di vista della prevenzione. Anche nei casi di denti da latte, la visita di controllo dallo specialista non deve essere trascurata. Nei centri Dyadea, un team di medici odontoiatri, assistenti e igienisti si impegna per garantire al paziente il massimo della serenità. ​​