Odontalgia è il termine tecnico che indica il mal di denti, una condizione le cui cause all'origine possono essere dentali, come carie o pulpite, ma anche non strettamente legate ai denti, come otiti, sinusiti, infiammazione del nervo trigemino. Per questo è sempre bene rivolgersi a uno specialista per individuare il motivo e quindi anche la cura più adeguata. In questo articolo vedremo le cause più comuni del mal di denti nei bambini, come trattarle e soprattutto come prevenirle.
Perché può insorgere il mal di denti nei bambini
Le cause più comuni che possono provocare il mal di denti nei bambini sono:
- carie;
- pulpite;
- Ascesso periapicale;
- trauma;
- dentizione decidua o permuta dentaria;
- Gengiviti causate da scarsa igiene dentale;
Vediamo le caratteristiche di ciascuna più in dettaglio.Carie
La carie è una tra le malattie più comuni, l'OMS dichiara infatti che interessa circa l'80% della popolazione nei Paesi sviluppati ed è la malattia infantile più diffusa al mondo. È originata da batteri definiti cariogeni che, attraverso il loro metabolismo, trasformano i carboidrati del cibo in acidi. Questi attivano un processo di demineralizzazione del dente che indebolisce lo smalto e porta alla formazione di una cavità. La carie a uno stadio iniziale diventa dolorosa solo in seguito alla presenza di certi stimoli, come calore, freddo, bevanda o cibo dolce, spazzolamento. A volte , invece, lavora in maniera totalmente asintomatica. Se il dolore si arresta immediatamente eliminando lo stimolo, è indice che la polpa, ovvero il centro vitale del dente, potrebbe non essere intaccata in modo irreversibile.
La carie può essere favorita da fattori come:
- presenza nella cavità orale di flora batterica che predispone alle carie;
- dieta ricca di carboidrati che possono trasformarsi in acidi, come alimenti zuccherini e dolciumi, anche fuori pasto, ad esempio a merenda.
- bevande gassate che spesso corrodono i denti e indeboliscono lo smalto;
La carie infantile precoce o ECC (dall'inglese Early Childhood Caries) si manifesta nei bambini piccoli, di età inferiore ai 2 anni. Nota anche come sindrome della carie da biberon, è provocata da un eccessivo e prolungato consumo di zucchero, miele, bevande zuccherate e latte, soprattutto prima di andare a dormire, che il bambino assume tramite il ciuccio o il biberon.
Pulpite
Consiste nell'infiammazione della polpa dentale e in genere rappresenta lo stato avanzato della carie, ma può insorgere anche in seguito a lesioni della polpa causate da traumi. A contatto con il caldo o il freddo, il dolore può durare un minuto o più, ma può insorgere anche senza stimolazione.
L'ascesso periapicale
Si riconosce per accumulo di pus, intenso dolore spontaneo alla masticazione e, talvolta, febbre. Può insorgere quando l'infezione provoca la necrosi della polpa e sviluppa un'infiammazione attorno alla radice del dente. Il suo decorso può prevedere il riassorbimento spontaneo o, al contrario, portare a un'infiltrazione nei tessuti circostanti.
Trauma
Un trauma, come per esempio dovuto a denti fratturati o lussati, può danneggiare la polpa e provocare pulpite, un ascesso apicale e, a volte, discromia , o addirittura di necrosi del dente che può verificarsi poco dopo l'evento o anche dopo decenni.
Dentizione decidua e permuta dentaria
L'eruzione dei denti interessa sia i neonati sia i bambini. I denti decidui iniziano a spuntare a circa 6-8 mesi, solitamente con gli incisivi centrali inferiori, e si conclude a 26 mesi circa con canini e molaretti. Associati all'eruzione, possono insorgere infiammazione e gonfiore delle gengive, maggiore salivazione, irritabilità con conseguente disturbo del sonno, talvolta febbre o diarrea. A volte possono comparire sulle gengive formazioni rotondeggianti, di colorito bluastro: sono cisti da eruzione, che solitamente scompaiono.
Verso i 6 anni inizia l'eruzione dei denti permanenti che si completerà intorno ai 13 anni. Solitamente, inizia con la comparsa degli incisivi inferiori e poi di quelli superiori, con perdita dei corrispondenti denti da latte.
Nello stesso periodo arrivano i primi molari permanenti, che spuntano dietro gli ultimi molaretti da latte senza sostituire nessun dente.
