Afte

​Cosa sono le afte

 

Le sono lesioni di piccole dimensioni che si formano all'interno della bocca, nei tessuti molli della mucosa orale come palato, guance e lingua, oppure alla base delle gengive.

Si tratta di abrasioni di forma circolare, con un alone rosso e ricoperte di una patina biancastra dovuta alla stratificazione della fibrina, una proteina che serve a ricoprire le ferite, favorendo la coagulazione del sangue.

Queste ulcerazioni rappresentano il tipo più frequente di lesione orale, e sono piuttosto diffuse in età pediatrica. Le afte non sono contagiose, a differenza di altre lesioni orali come quelle causate dall'herpes simplex. Ma nella maggior parte dei casi possono essere molto fastidiose e limitare la vita di tutti i giorni.

Le afte possono manifestarsi anche nelle mucose genitali sia maschili che femminili, comparendo nelle piccole e grandi labbra della vulva e nel prepuzio e glande dell'uomo, estendendo così il loro impatto oltre il semplice cavo orale.


I sintomi delle afte

I sintomi delle afte sono ben riconoscibili. La lesione si presenta come una piccola ulcerazione rotonda o ovale, con bordi ben definiti e un centro biancastro o giallastro. Il dolore è il sintomo predominante, piuttosto intenso durante la masticazione, la deglutizione o quando si parla. In alcuni casi, specie quando le afte sono di dimensioni estese, possono provocare serie difficoltà nel mangiare o parlare.

Il bruciore e la sensazione di fastidio possono iniziare anche prima che la lesione sia visibilmente formata, e spesso rappresentano un campanello d'allarme dell'imminente comparsa dell'afta. La durata dei sintomi varia da pochi giorni fino a due settimane al massimo.

Le principali cause delle afte

Tra i principali fattori scatenanti delle afte, si trovano:

  • traumi alla bocca, dovuti per esempio a morsi all'interno della guancia, o a un uso troppo energico dello spazzolino
  • sfregatura con apparecchi dentali sia mobili che fissi
  • squilibri ormonali
  • malattie croniche intestinali come celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa
  • infezione da Helicobacter Pylori
  • sindromi permanenti dovute a immunodeficienza o causate da immunosoppressori
  • contatto con oggetti sporchi e con animali
  • dieta sbilanciata e carente di vitamina B12, zinco, ferro e acido folico
  • assunzione di cibi piccanti o irritanti, come ad esempio peperoncino, noci, patatine molto salate, alcune spezie, agrumi.

Diagnosi delle afte

Nella maggioranza dei casi, le afte si possono individuare in autonomia grazie ai loro sintomi caratteristici e al loro aspetto tipico. Se poi ci sono dubbi, l'irritazione è molto fastidiosa o le lesioni si ripresentano in modo insistente, si consiglia di consultare il medico odontoiatra per una diagnosi più specifica e per escludere altre condizioni patologiche del cavo orale.

La prevenzione rimane la strategia migliore: avere una corretta igiene orale, seguire una dieta equilibrata e evitare i fattori scatenanti identificati può ridurre frequenza e intensità delle afte.

Cura delle afte

Per una cura efficace delle afte, deve essere conosciuta la causa ne ha determinato la comparsa. Una volta identificato il fattore scatenante, si può procedere con il trattamento specifico.

Quando l'afta è già visibile e dolorosa, si può intervenire per via locale applicando preparati specifici con acido retinoico o cloruro di alluminio, che favoriscono la rapida rigenerazione dell'epitelio dei tessuti danneggiati. I collutori specifici sono un'altra scelta terapeutica efficace: formano una pellicola protettiva che preserva la lesione dal contatto diretto con cibo, dentifricio e liquidi che potrebbero infiammare ulteriormente la zona colpita.

Le afte tendono a guarire spontaneamente in pochi giorni, con una durata massima di una o due settimane. Ma se il dolore è particolarmente intenso, la formazione di lesioni è molto abbondante o non scompaiono nei tempi appena indicati, è importante consultare il proprio medico o l'odontoiatra.

Prestazioni

Le prestazioni che consigliamo di prenotare se si presentano afte sono le seguenti:​


Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo ed è sempre opportuno​ consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.​