Patologie

Cos’è la sindrome del tunnel carpale

07/05/2023 - Tempo di lettura: 6 minuti

​Cos'è la sindrome del tunnel carpale

​La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia periferica che può generare formicolii, intorpidimento e dolore alla mano e al br​accio. È dovuta alla compressione del nervo mediano che decorre lungo il braccio e raggiunge le dita, passando all'interno di uno stretto canale (il tunnel carpale appunto) presente a livello del polso.

 

Una particolare anatomia del polso, problemi di salute vari, oppure movimenti ripetitivi della mano sono tutti elementi che possono contribuire all'insorgenza della sindrome del tunnel carpale. Poiché nella maggior parte dei casi peggiora nel tempo, è importante accertarla e curarla tempestivamente.

 

In questo articolo, approfondiremo il tema del tunnel carpale soffermandoci sulle cause fisiche e sui cattivi comportamenti (abitudini e gesti ripetitivi) che ne possono favorire la comparsa. E scopriremo le terapie che possono restituire una buona qualità di vita alle persone che ne soffrono.

Tunnel carpale: le principali cause

Qualsiasi stimolo che comprima o irriti il nervo mediano può provocare la sindrome del tunnel carpale.

Esistono però anche cause anatomiche: la frattura del polso può restringere il tunnel carpale e irritare il nervo. Così come il rigonfiamento e l'infiammazione che possono insorgere nelle persone con artrite reumatoide.

 

I fattori di rischio associati alla sindrome del tunnel carpale sono diversi:

 

  •  Fattori anatomici

La frattura o la dislocazione del polso, oppure l'artrite, possono alterare lo spazio all'interno del tunnel carpale e comprimere il nervo mediano. Le persone con un tunnel carpale più piccolo hanno più probabilità di sviluppare questo disturbo. La sindrome  è più frequente nelle donne, perché il tunnel carpale è più piccolo rispetto agli uomini.

 

  • Malattie che danneggiano i nervi
    Alcune malattie croniche, come il diabete, aumentano il rischio di danni ai nervi, compreso il nervo mediano.

  • Malattie infiammatorie
    Le malattie caratterizzate da infiammazione, come l'artrite reumatoide, possono alterare il rivestimento dei tendini del polso e comprimere il nervo mediano.

  • Alterazioni nei fluidi corporei
    La ritenzione di liquidi può aumentare la pressione all'interno del tunnel carpale, provocando irritazione del nervo mediano. È comune durante la gravidanza e generalmente scompare alla fine della gravidanza stessa.

 

  • Altre condizioni mediche
    Alcune condizioni, come la menopausa, l'obesità, le malatt​ie della tiroide e l'insufficienza renale possono aumentare la probabilità di sviluppare la sindrome del tunnel carpale.

 

È possibile che lavorare con strumenti che vibrano o che richiedano la flessione prolungata o ripetitiva del polso generi una pressione dannosa sul nervo mediano. Tuttavia, non c'è evidenza scientifica al riguardo e questi fattori non sono stati identificati come cause dirette della sindrome del tunnel carpale.

Come diagnosticare la sindrome del tunnel carpale

Il medico può accertare la sindrome del tunnel carpale sulla base dei sintomi riferiti e di eventuali condizioni mediche preesistenti. Fondamentale resta sempre l'esame delle mani, delle braccia, delle spalle e del collo.

 

Per diagnosticare con certezza la sindrome, sono utili indagini quali:

  • radiografia delle mani
    Si ricorre a una radiografia per escludere altre cause di dolore alle mani, quali artrosi o fratture.

  • elettrom​iografia
    L'esame consiste nell'inserimento di un piccolo ago in specifici muscoli della mano per misurarne l'attività elettrica quando si contraggono e si rilassano. Questo test può identificare il danno muscolare causato dalla compressione del nervo mediano ed escludere altre malattie.

  • analisi di laboratorio
    Tutti gli esami che si prescrivono per indagare eventuali malattie associate.

 

  • elettroneurografia 
    È l'esame che rileva quanto veloce è la trasmissione dei segnali nervosi: la procedura prevede l'utilizzo di due elettrodi, posizionati uno sulla mano e uno sul braccio, che stimolano il nervo mediano a diffondere un segnale nervoso. Se il segnale subisce un rallentamento quando attraversa il tunnel carpale, è altamente probabile che si tratti di una compressione nervosa a questo livello.

Sindrome del tunnel carpale: rimedi conservativi e fisioterapia

​La terapia conservativa è indicata quando i sintomi del tunnel carpale sono lievi, sopportabili e in atto da pochi mesi. Questo approccio terapeutico può risultare di enorme beneficio per il paziente.

Tra i trattamenti conservativi per la sindrome del tunnel carpale, figurano:

  • tutore per il polso
    L'uso del tutore è previsto soprattutto di notte, per impedire al polso di assumere posizioni che acuiscono dolore, formicolio e intorpidimento. Gli effetti derivanti dall'impiego di un tutore per il polso non sono immediati ma richiedono alcune settimane.

 

  • riposo dell'articolazione
    Evitare all'articolazione del polso tutte quelle attività che provocano dolore è fondamentale per migliorare il quadro sintomatologico generale. La ripresa delle varie attività interrotte deve avvenire con gradualità: i pazienti che avvertivano un peggioramento dei sintomi durante certe attività ricreative possono considerare di cambiare passatempo e dedicarsi a qualcosa che sia meno usurante per il polso.

 

  • applicazione di ghiaccio 
    Il ghiaccio ha un importante effetto antinfiammatorio. Perché risulti efficace, l'applicazione di ghiaccio in sede dolorosa deve essere ripetuta 4-5 volte al giorno, per un tempo complessivo di 15-20 minuti per impacco.

 

  • fisioterapia
    Esistono degli esercizi di stretching e mobilità del polso che permettono di attenuare la tensione a carico dei tendini. Ridurre la tensione di queste strutture tendinee ha un effetto decompressivo nei confronti del nervo mediano.


​Quando è il caso di ricorrere all'intervento chirurgico

La terapia chirurgica è indicata quando i sintomi della sindrome del tunnel carpale sono intensi, insopportabili e presenti da più di 6-10 mesi. Si opta per la chirurgia quando il trattamento conservativo si è dimostrato completamente inefficace.

L'intervento chirurgico è di tipo ambulatoriale e prevede la decompressione del nervo mediano sofferente tramite un'opera di allargamento del tunnel carpale.

Le tecniche chirurgiche che permettono di eseguire il suddetto intervento sono due: la tecnica chirurgica classica (a cielo aperto) e l'intervento endoscopico mininvasivo. La prima opzione prevede un'incisione di diversi centimetri a livello del polso, mentre la seconda opzione utilizza un device endoscopico al posto del bisturi: il device, costituito da una telecamera, un mini-cutter e una fonte luminosa, viene inserito all'interno del canale carpale attraverso un'incisione di circa un centimetro all'altezza del polso. La telecamera permette di visualizzare a video l'interno del canale, consentendo al chirurgo di liberare il nervo mediano dalla compressione. L'intervento dura circa 5 minuti, lascia una cicatrice piccolissima che scompare nella piega del polso, non prevede l'uso di gesso o tutore post-operatorio ed è completamente risolutivo. Riducendo molto l'invasività, si accorciano i tempi di recupero:

il paziente può tornare alle normali attività già dal giorno successivo, evitando solamente gli sforzi eccessivi o i carichi pesanti.

Tunnel carpale: la risposta dei Centri Dyadea

Se soffri dei sintomi del tunnel carpale, è importante ricorrere alla valutazione di uno specialista. Il fattore tempo è importante, perché la sindrome non si consolidi.

Da noi, troverai uno staff preparato, capace di darti risposte certe in tempi brevi.

 

I Centri Medici Dyadea offrono il supporto di ortopedici estremamente qualificati, delle migliori tecnologie in dotazione e di trattamenti fisici e riabilitativi all'avanguardia. La visita ortopedica, in particolare, consiste in un'approfondita valutazione medica e nella ricostruzione della storia clinica. La diagnosi della sindrome del tunnel carpale avviene tramite osservazione dei sintomi, test di laboratorio ed elettromiografia, necessaria per verificare la condizione del nervo mediano.

 

Anche, qualora sia necessario l'intervento chirurgico, i Centri Medici Dyadea possono garantirti la massima efficienza: strutture e tecniche altamente innovative, più l'esperienza di medici qualificati.

 

Facciamo di tutto per accorciare i tempi di recupero e consentirti di tornare alla tua vita sociale e professionale, con una piena efficienza del polso e della mano.