Patologie

Da sindrome premestruale a disturbo disforico: le differenze

27/02/2023 - Tempo di lettura: 6 minuti

​​Sindrome premestruale: cos'è e cosa comporta 

La sindrome premestruale è un disturbo ricorrente della fase luteale, che si verifica durante i 7-10 giorni precedenti le mestruazioni e di solito termina alcune ore dopo l'inizio delle mestruazioni. Circa il 20-50% delle donne in età fertile ha sindrome premestruale: solo il 5% ha una grave forma di sindrome premestruale, chiamata disturbo disforico premestruale.

La diagnosi è clinica, spesso basata sulla registrazione quotidiana dei sintomi della paziente. La terapia è sintomatica e comprende dieta, farmaci e consulenza.

Un disturbo riconosciuto nel corso degli ultimi decenni.

Per secoli, l'irritabilità e gli sbalzi d'umore premestruale sono stati sottovalutati e accettati dalle donne con rassegnazione. Nel 1953 però qualcosa è cambiato: per la prima volta si è cominciato a parlare di Premestrual SyndromeNel 1994, la sindrome premestruale accompagnata da disturbi disforici (alterazioni dell'umore) viene inserita nel DSM-IV (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) e quindi riconosciuta nella sua complessità. Nel 2000, l'American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) ha pubblicato un bollettino pratico sulla sindrome premestruale: inclusi i criteri per la diagnosi e il trattamento di questa malattia.

Sintomatologia della Sindrome premestruale:

Tipo e intensità dei sintomi della sindrome premestruale variano da donna a donna, e da ciclo a ciclo;

possono durare poche ore oppure fino a 10 giorni cessando con l'inizio delle mestruazioni.

i sintomi possono accentuarsi durante periodi di stress o in perimenopausa dove possono persistere fino al termine delle mestruazioni. I sintomi più ricorrenti sono:

  • cambiamenti di umore con alternanza di tristezza e crisi di pianto a momenti di euforia. Questi sbalzi d'umore spesso causano anche una scarsa capacità di concentrazione
  • stanchezza, dovuta anche al calo della concentrazione di magnesio nel sangue
  • tensione e gonfiore al seno
  • attacchi di fame, provocati dalla riduzione di zuccheri nel sangue, che spingono a desiderare soprattutto pasta, dolci e cioccolato
  • gonfiore premestruale e aumento di peso, causati dalla ritenzione idrica, con sensazione diffusa di pesantezza 

Fattori che contribuiscono al manifestarsi della sindrome premestruale

La causa della sindrome premestruale non è chiara. Diversi fattori contribuiscono:

  • Predisposizione genetica
  • Carenza di serotonina.
    Le donne con bassi livelli di serotonina nel sangue sono più colpite dalla sindrome premestruale inoltre alcuni farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione che aumentano i livelli ematici di serotonina a volte alleviano i sintomi della sindrome premestruale.
  • Carenza di magnesio e calcio
  • Elementi multipli di origine endocrina (es: ipoglicemia, alterato metabolismo dei carboidrati, iperprolattinemia, fluttuazioni dei livelli di estrogeni e progesterone circolanti, alterata risposta a estrogeni e progesterone, livelli eccessivi di aldosterone o ormone antidiuretico). Infatti è dimostrato che gli estrogeni e il progesterone possono causare una transitoria ritenzione idrica come pure un eccesso di aldosterone o ormone antidiuretico.

Quando si può parlare di disturbo disforico premestruale

Alcune donne presentano una forma grave di sindrome premestruale definito disturbo disforico premestruale in questo caso i sintomi si verificano regolarmente e solo nel corso della seconda metà del ciclo mestruale. I sintomi finiscono con le mestruazioni o subito dopo. L'umore è marcatamente depresso: ansia, irritabilità e labilità emotiva sono pronunciate. Possono essere presenti pensieri suicidi.

L'interesse per le attività quotidiane è notevolmente affievolito. Diminuzione dell'interesse nelle attività abituali (lavoro, studio, sport, hobby, amici, famiglia ecc.).

  • Difficoltà di concentrazione
  • Letargia, facile affaticabilità, mancanza di energia
    • Modificazione dell'appetito, tendenza a mangiare più del solito e/o forte desiderio di specifici cibi (in particolare, dolci, grassi o particolarmente gratificanti)
  • Aumento o diminuzione del bisogno di dormire.
  • Senso di sopraffazione e di perdita di controllo sulla propria vita
    A differenza della sindrome premestruale, il disturbo disforico premestruale causa sintomi che sono così severi da interferire con le attività giornaliere e con tutte le funzioni. Il disturbo disforico premestruale è gravemente doloroso, invalidante e spesso sotto diagnosticato.

​Trattamento della sindrome premestruale

La sindrome premestruale è difficile da trattare. Nessuna modalità si è dimostrata efficace per tutte le donne, e solo poche hanno sperimentato sollievo completo grazie a un particolare trattamento. Esistono delle misure generali, a cominciare da un adeguato riposo, da una congrua quantità di sonno e una regolare attività fisica. L'esercizio fisico regolare può aiutare ad alleviare il gonfiore e l'irritabilità, l'ansia e l'insonnia. Lo yoga in particolare porta beneficio a molte donne.

Anche le modifiche alimentari possono avere un impatto positivo: in generale, bisogna aumentare le proteine, diminuire gli zuccheri, consumare carboidrati complessi e mangiare piccoli pasti più spesso.Alcuni cibi e bevande sono da evitare: ad esempio, cola, caffè, hot-dog, patatine fritte, cibi in scatola. Vanno privilegiati fruttaverduralattecibi ricchi di fibrealimenti ad alto contenuto di calcio e di vitamina D.

La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare, specialmente le donne con disturbo disforico premestruale. Anche il biofeedback e l'immaginazione guidata possono contribuire in senso positivo. Senza dimenticare la psicoterapia, che affianca le donne e le spinge ad affrontare meglio i sintomi: riducendo lo stress tramite tecniche di rilassamento come la meditazione.

Nelle donne con sintomi gravil'ovariectomia bilaterale può alleviare i sintomi, in quanto elimina i cicli mestruali: la terapia di sostituzione ormonale è successivamente indicata fino all'età di 51 anni circa (l'età media della menopausa).

 


Sindrome premestruale: la risposta dei centri Dyadea

Patologie di difficile individuazione come la sindrome premestruale richiedono interventi personalizzati e percorsi di cura interdisciplinari: la sensibilità e l'esperienza dei ginecologi è fondamentale. Nei Centri Medici Dyadea è possibile sottoporsi a una visita ginecologica completa per ogni età, supportata se necessario da accertamenti ed esami diagnostici: esami colturali microbiologici (vaginali, endocervicali, uretali), biopsie (cervice/endometrio), ecografie (pelvica, transvaginale, transaddominale), colposcopia e colpocitologia HPV test (pap test).