Prevenzione

Quando e perché fare un esame di densitometria ossea (MOC)

18/04/2022 - Tempo di lettura: 5 minuti

Quando e perché fare un esame di densitom​etria ossea (MOC)

La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), nota anche come densitometria ossea, è uno degli strumenti diagnostici più efficaci per la prevenzione dell’osteoporosi, una malattia che in generale è sotto-diagnosticata e sottotrattata. Spesso, infatti, chi ne soffre non sa di esserne affetto. Si stima che un terzo delle donne caucasiche oltre i 50 anni soffra di osteoporosi e che più del 75% dei casi non venga diagnosticato.


Sono esposte all’osteoporosi soprattutto le donne al momento della menopausa, a causa degli sbalzi ormonali legati a questa fase della vita. 


La prevenzione dovrebbe cominciare in età precoce, già dall’adolescenza, quando l’apporto di calcio viene assorbito dall’organismo e contribuisce al consolidarsi della densità ossea. Tale patologia, infatti, essendo caratterizzata da fragilità ossea, espone al rischio di fratture, anche spontanee, che si possono verificare in assenza di traumi importanti.


In questo articolo vedremo in dettaglio in cosa consiste la MOC, come viene eseguita e quando è necessario farla.

Cos'è la densitometria ossea

La Mineralometria Ossea Computerizzata è una tecnica diagnostica che misura la quantità di calcio presente nelle ossa (densità della massa ossea). Si tratta di un esame fondamentale per accertare l’osteoporosi e controllarne l’evoluzione nel tempo. Sempre più donne lo eseguono come prevenzione quando entrano in menopausa, perché considerate soggetti a rischio di osteoporosi.


L’indagine densitometrica è indicata per:

  • persone di qualsiasi età che abbiano un passato di fratture da fragilità, di riscontro radiologico di osteoporosi o di fattori di rischio maggiori per osteoporosi (uso di farmaci osteopenizzanti o malattie associate a osteoporosi);

  • la donna in postmenopausa o l’uomo over 60 anni in presenza di altri fattori di rischio, per esempio:

    • menopausa precoce (prima dei 45 anni di età);

    • donne in post menopausa con familiari, da parte materna, colpiti da fratture non causate da traumi prima dei 75 anni di età;

    • terapie croniche (in corso o previste) con farmaci corticosteroidi per via generale, antiepilettici, anticoagulanti, immunosoppressori e antiretrovirali;

    • periodi prolungati di immobilizzazione;

    • fumo;

    • abuso di alcool;

    • eccessiva magrezza.

 

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A cosa serve la densitometria ossea

La MOC è utile per accertare l'osteoporosi nei casi in cui si pensi sia presente. Si rivela dunque utile soprattutto per le donne in menopausa, che sono ritenute i soggetti più a rischio di demineralizzazione ossea.


Obiettivo della MOC è misurare la densità minerale nelle ossa di un’area ben delimitata dello scheletro, che solitamente coincide con la colonna lombare e il collo del femore.


La macchina procede in modo automatico, rilevando:

  • la Bone Mineral Density (BMD), ossia la densità minerale in grammi per centimetro cubo.

  • Il T-score, ovvero l’indicatore della densità minerale relativo all’ipotetico patrimonio massimo di calcio che si ha a 30 anni, considerato rappresentativo del picco nell’arco della vita di una persona. I valori inferiori a -1 indicano una densità minerale molto lontana dalla media in senso negativo e, quindi, una ridotta mineralizzazione o una vera e propria demineralizzazione.

  • Lo Z-score è l’indicatore della densità minerale relativo alle persone di pari età. Indica la variazione rispetto alla media: anche in questo caso sono significativi i valori inferiori a -1.


Fra i tre, il T-score è il risultato da tenere maggiormente in considerazione. A seconda dei livelli che raggiunge, indica l’appartenenza a uno dei tre gruppi definiti dall’OMS:

  • T score maggiore o uguale a -1: normalità;

  • T score compreso tra -1 e -2.5: osteopenia, ovvero impoverimento dell’osso che ancora non raggiunge il grado definito di osteoporosi;

  • T score minore di -2.5: osteoporosi, ovvero l’ulteriore impoverimento delle ossa. Se abbinato all’indicazione di frattura, diventa indicatore di osteoporosi grave. 

Come si esegue

La durata dell’esame è breve, la MOC non è invasiva. Come detto sopra, può essere effettuata su aree circoscritte, tipicamente le vertebre lombari, l’avambraccio o il femore. È possibile eseguirla in modi diversi.

Per l’OMS la diagnosi densitometrica do osteoporosi si basa sulla valutazione con tecnica dual-energy x-ray absorptiometry (DEXA).

Questa è la modalità attualmente preferita perché presenta il migliore rapporto costo/beneficio. Rispetto agli altri esami a raggi X, infatti, utilizza un livello molto più basso di radiazioni.


Il paziente si sdraia su un lettino, al di sotto del quale è collocata l’apparecchiatura che emette un sottile fascio di raggi X: la scansione avviene in pochi minuti ed è indolore.

Se il paziente deve esaminare la colonna vertebrale, si distende supino sul lettino densitometrico, con un sostegno sotto le gambe.

Se si deve indagare il femore, il paziente sta disteso sul lettino dell’apparecchiatura, con un supporto speciale tra le gambe che può consentirgli di ruotarle leggermente.


Nonostante sia una procedura molto sicura, per precauzione non deve essere eseguita in gravidanza.


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Come prepararsi?

Non è prevista alcuna preparazione ma è necessario informare il medico se di recente è stato effettuato un esame baritato (esempio: studio del esofago-stomaco oppure clisma opaco), se è stato iniettato un mezzo di contrasto (esempio: tomografia computerizzata, TAC) o una scansione con radioisotopi poichè, in questi casi, ​l'esame va rimandato di una decina ​di giorni.

Lo stato di gravidanza è una controindicazione assoluta.

Cosa rivela una densitometria ossea

Nell'interpretazione dei referti si deve ricordare che non è sempre facile mettere a confronto i risultati ottenuti con apparecchiature diverse o dalla misurazione di segmenti ossei diversi della stessa persona. Sarebbe preferibile paragonare le indagini densitometriche eseguite con lo stesso strumento.


I risultati della densità minerale ossea offrono un’indicazione attendibile della resistenza e della qualità dell’osso, ma non segnalano il rischio di frattura, che dipende da fattori come età, sesso o una storia di cadute precedenti che il medico deve considerare per decidere se ricorrere a una terapia farmacologica.


In generale, si può affermare che una densitometria che segnala una riduzione della densità ossea fornisce un dato molto importante per la formulazione della diagnosi,  associato alle analisi del sangue o strumentali richieste dal medico.

 

Considerata la complessità dell’interpretazione dei risultati, si consiglia di eseguire la MOC in un centro attrezzato con macchinari affidabili e personale esperto, ​come per esempio nei Centri Medici Dyadea. Qui la densitometria ossea viene condotta tramite strumentazione DEXA ed è possibile scegliere fra la MOC femorale, lombare, dell’avambraccio.​​