Prevenzione

Quando e perché eseguire una mammografia?

29/08/2022 - Tempo di lettura: 3 minuti

​​​​Il tumore al seno rappresenta il carcinoma più diffuso nella popolazione femminile, nonché una delle principali cause di decesso. Per contro, i progressi che si sono verificati nelle procedure diagnostiche e in campo farmacologico permettono di curarlo con un'alta percentuale di successo.

 

Lo strumento principale per diagnosticare in anticipo un tumore al seno è la mammografia, un esame radiografico eseguito attraverso la compressione del seno tra due superfici, che consente di individuare l'eventuale presenza di noduli.

 

In questo articolo approfondiremo in cosa consiste la mammografia, perché farla e a chi è consigliata.

Che cos'è la mammografia

Insieme all'ecografia mammaria, la mammografia rappresenta un esame fondamentale per la diagnosi precoce del tumore al seno. Mediante l'impiego di radiazioni ionizzanti, consente di effettuare un'analisi morfologica della mammella, rilevando la presenza di eventuali lesioni, anche di piccole dimensioni, tra cui quelle di origine tumorale.

 

Negli ultimi vent'anni questa tecnica diagnostica è progredita molto, un'evoluzione che ha portato al passaggio dalla mammografia analogica a quella digitale, fino alla mammografia in tomosintesi, sempre più diffusa e ancora più accurata rispetto alle metodiche precedenti. Mediante la modalità in tomosintesi è possibile scomporre l'analisi dello spessore in multipli strati: in questo modo diventa più facile identificare quelle lesioni che, nascoste dalla sovrapposizione del tessuto ghiandolare, potrebbero sfuggire, soprattutto in seni con un'elevata densità fibro-ghiandolare.


A chi serve la mammografia?

Prima dei 40 anni, l'esame viene prescritto soltanto in pochi casi selezionati, con l'obiettivo di sottoporre le pazienti a un numero equo di mammografie nel corso della vita. Viene indicato quando si avverte una situazione di sospetto che richieda un approfondimento diagnostico. In presenza di un'evidente familiarità (il che significa più casi di carcinoma al seno in familiari di primo e/o secondo grado) vengono effettuati ecografia, mammografia e/o rsm con scelte e intervalli correlate all'entità del rischio.

 

Mentre a tutte le donne oltre i 45 anni è consigliato di sottoporsi a un programma di screening mammografico, come anche indicato e promosso dagli organismi sanitari internazionali e nazionali (Ministero della Salute).

Per l'esecuzione di questo esame non c'è un limite di età: è suggerito finché lo stato di salute lo consente, eventualmente anche oltre i 70 anni.

 

La frequenza dei controlli dipende dalla valutazione del radiologo e dal grado di densità fibro-ghiandolare:

  • nei seni particolarmente densi, è considerato ottimale l'intervallo di un anno. Fra un esame e l'altro, non deve mai intercorrere un periodo inferiore ai dodici mesi per motivi di radio-protezione. In questa tipologia di seno, può essere utile completare l'accertamento diagnostico con un'ecografia mammaria;
  • per le donne che presentano una mammella poco densa o in quelle che non hanno familiarità, si consiglia di effettuare la sola mammografia con un intervallo che può arrivare anche ai due anni.

Come si svolge l'esame

L'indagine è condotta con un particolare apparecchio radiologico: il mammografo.

Non è invasiva e dura pochi minuti: la paziente si posiziona in piedi, a seno nudo, davanti all'apparecchio e appoggia una mammella per volta su un ripiano ad altezza regolabile. La compressione della mammella distesa migliora la visibilità e facilita l'esame di tutta l'architettura mammaria, senza alterarne il tessuto. Viene radiografata in senso orizzontale e verticale. La dose di radiazioni utilizzata è minima e non comporta rischi per la salute, per questo la ripetizione dell'esame può essere routinaria.

Limiti e controindicazioni

La mammografia non presenta controindicazioni, ma è da ricordare che, in genere, nelle donne sotto i 40-45 anni di età, a causa della maggiore densità della mammella, individua con più difficoltà i noduli sospetti rispetto all'ecografia mammaria. Per questo motivo sotto i 40 anni si preferiscono controlli clinici ed ecografici.


L'importanza dello screening

Il programma di prevenzione per il cancro del seno in Italia è rivolto alle donne di età compresa tra i 45 e i 69 anni e prevede un controllo ogni due anni. È in questa fascia d'età, infatti, che si verifica la maggior parte dei tumori della mammella e, secondo gli esperti dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), l'adesione allo screening può ridurre del 35% la mortalità causata da questo carcinoma.

 

Nonostante ancora oggi si dibatta sulla possibilità di sovra-diagnosi, ovvero il possibile avvio di un iter di trattamento ingiustificato, le ricerche condotte dimostrano che rimangono superiori i benefici di un controllo regolare come quello dello screening, eseguito con la frequenza e nelle fasce di età consigliate.

La salute del seno ai Centri Medici Dyadea

Ecografia mammaria e mammografia sono due esami che rientrano nell'offerta dei Centri Medici Dyadea. Gli ambulatori specializzati di ginecologia, diagnostica per immagini e chirurgia costituiscono un supporto utile alle pazienti che vogliono curare la salute del proprio seno, sia nei casi di controlli routinari sia nei casi di approfondimenti che richiedono il consulto di altri specialisti.





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