La labirintite consiste in un'infiammazione del labirinto, la cavità che contiene l'orecchio interno. Questo disturbo provoca vertigini e capogiri dovuti al fatto che gli input esterni che raggiungono il cervello sono alterati dal processo infiammatorio.
Solitamente ha un'origine virale, mentre più raramente ha una causa batterica. Può colpire tutti – adulti, bambini e anziani – e manifestarsi improvvisamente. Incide sull'equilibrio e può interessare una o entrambe le orecchie, portando a riduzione dell'udito e acufene.
Si può verificare come episodio sporadico oppure con più manifestazioni ricorrenti che tendono a risolversi nel corso di 3-6 settimane.
Come anticipato, il sintomo caratteristico è rappresentato da vertigini accompagnate da nausea, vomito, ansia e una sensazione di malessere generale. Se è noto che i sintomi tendono a risolversi in un periodo tra alcuni giorni e qualche settimana, l'eventuale recupero del calo di udito è invece meno prevedibile.
In questo articolo vedremo quali sono le cause e i sintomi della labirintite, come si accerta e come si può trattare, citando anche le eventuali complicanze.
Labirintite o neurite vestibolare?
Spesso, si usa il termine labirintite per definire anche altri tipi di vertigini provocati da disturbi differenti, come per esempio la neurite vestibolare. I due termini sovente vengono considerati sinonimi, ma in realtà indicano due condizioni distinte:
- La labirintite è un'infiammazione del labirinto, quell'insieme di organi responsabili dell'udito (coclea) e della gestione dell'equilibrio e della postura (sistema vestibolare);
- La neurite vestibolare, invece, consiste in un'infiammazione che colpisce il nervo vestibolare, che rappresenta il collegamento dell'orecchio con il cervello e sbocca nel labirinto.
La differenza più importante è che solo nella labirintite si ha come conseguenza la compromissione dell'udito.Quali cause all'origine della labirintite?
Le cause alla base dell'infiammazione del labirinto non sono ancora state individuate con certezza, ma si tende a considerare responsabili molti virus, poiché è stato accertato che nella maggior parte dei casi la patologia insorga come conseguenza di un raffreddore, un'influenza o un'altra malattia da raffreddamento virale. In presenza di certe condizioni, infatti, è possibile che l'infezione si diffonda fino all'orecchio.
A volte, la causa scatenante possono essere batteri, gli stessi responsabili anche di meningite e otite.
Meno probabile, invece, è che insorga come conseguenza di infezioni sistemiche, come il morbillo, la varicella o la rosolia. Può infine manifestarsi in soggetti con malattie autoimmuni.
I sintomi della labirintite
Il sintomo principale della labirintite è la comparsa di vertigini che possono essere associate a:
- sibilo o fischio continuo (acufeni);
- stordimento;
- nausea/vomito;
- febbre;
- mal d'orecchio;
- aumento della salivazione.
Oltre alle vertigini, l'ansia è un effetto collaterale frequente della labirintite, che può provocare anche attacchi di panico e depressione. Proprio l'attacco di panico è uno dei sintomi ad accompagnare per primo la comparsa della labirintite.Anche se non ancora accertati del tutto, sono considerati fattori di rischio: - affezioni virali recenti;
- allergie;
- affaticamento;
- farmaci (tra cui l'aspirina);
- abuso di alcolici;
- fumo;
- stress.
Le vertigini possono peggiorare se in presenza di questi fattori: - raffreddore o altre forme di malessere;
- buio;
- ambienti affollati o ristretti;
- stanchezza;
- ciclo mestruale;
- camminare.
Quando il sistema vestibolare si infiamma, spesso genera un movimento rapido e indesiderato dell'occhio (nistagmo), dovuto al fatto che i movimenti rotatori non vengono rilevati con precisione. Il processo di guarigione dalla labirintite acuta si risolve in un periodo che può andare da una a sei settimane, anche se sovente alcuni sintomi, come la mancanza di equilibrio e/o le vertigini, si prolungano per diversi mesi, sebbene con intensità minore.Le tipologie di labirintite
A seconda della sua origine, la labirintite può essere distinta in alcune sottocategorie che hanno caratteristiche proprie. Vediamo quali sono:
- La labirintite di origine virale di solito si manifesta negli adulti dai 30 ai 60 anni, mentre è raro che venga diagnosticata nei bambini;
- La labirintite purulenta, che si verifica associata alla meningite, è di origine batterica e generalmente colpisce i bambini al di sotto dei 2 anni, che rappresenta la fascia di età più a rischio per la meningite. Questo tipo di labirintite si può invece presentare a qualsiasi età se associata a otite media cronica (colesteatoma) o a un'otite media acuta che è stata trascurata;
- La labirintite sierosa colpisce di più i bambini, soggetti che costituiscono la maggioranza dei casi di otite media, sia acuta sia cronica.
Come diagnosticare e curare la labirintite
La labirintite deve essere accertata dallo specialista, l'otorinolaringoiatra, che può eventualmente richiedere esami specifici aggiuntivi quali:
- la videooculonistagmografia, o videonistagmografia, indicata per diagnosticare la causa della vertigine;
- l'esame audiometrico, attraverso il quale è possibile misurare la funzionalità e la sensibilità uditiva dell'orecchio;
- eventuali approfondimenti con Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica.
Il trattamento, formulato sulla base degli esami diagnostici, può avvalersi di:- farmaci antidolorifici e trattamenti specifici per ridurre i sintomi;
- farmaci antibiotici, nei rari casi in cui la labirintite sia causata da un'infezione batterica.
In ogni caso, si interviene sullo stile di vita facendo attenzione a:- riposare nelle fasi di vertigine acuta;
- evitare il consumo di alcolici;
- bere molto;
- ridurre le fonti di stress esterne, come rumori e luci molto intense.
In alcuni casi l'otorino può insegnare al paziente esercizi e movimenti specifici, per trovare sollievo dagli effetti delle vertigini.Alcuni consigli, infine, possono essere di aiuto nella gestione dei sintomi: - sdraiarsi al buio in caso di vertigini;
- in caso di nausea, non rinunciare a bere, ma farlo spesso e a piccoli sorsi;
- riposare a sufficienza perché la stanchezza peggiora i sintomi;
- riprendere a muoversi con piccole passeggiate non appena possibile;
- mentre si cammina, focalizzare lo sguardo su un oggetto fisso e non guardarsi intorno.
Le possibili complicanze
I sintomi acuti, ovvero vertigini, nausea e vomito, guariscono dopo diversi giorni o settimane in tutti i tipi di labirintite.
Il recupero della riduzione dell'udito, invece, varia a seconda dei soggetti. La labirintite, di origine batterica come di origine virale, può portare alla perdita permanente dell'udito. Si tratta di un'eventualità rara; il rischio è più alto nelle varianti batteriche, soprattutto quelle sviluppate dai bambini come conseguenza della meningite.
Se il vomito è stato particolarmente severo, si rischiano episodi di disidratazione, mentre le vertigini possono essere causa di cadute e traumi di entità variabile.
Trattare la labirintite presso i Centri Medici Dyadea
Nel caso della labirintite, lo specialista di riferimento è l'otorinolaringoiatra, che si occuperà di analizzare i sintomi del disturbo e formulare il trattamento adeguato. I Centri Medici Dyadea sono professionisti di supporto nella fase di accertamento anche grazie agli ambulatori specializzati in diagnostica per immagini, per svolgere indagini più approfondite, oltre a essere disponibili lungo tutto il trattamento per monitorare la progressiva risoluzione e scongiurare eventuali complicanze.