Otorinolaringoiatria

Labirintite: sintomi, cause e rimedi per un disturbo che può colpire tutti

22/05/2025 - Tempo di lettura: 3 minuti



Il termine labirintite, indica una infiammazione del labirinto, attualmente viene più opportunamente reso con deficit vestibolare acuto.


La labirintite è, comunque, una infiammazione a carico del labirinto, la struttura dell’orecchio interno responsabile dell’equilibrio e dell’udito. Provoca vertigini e capogiri, dovuti al fatto che gli input esterni che raggiungono il cervello sono alterati dal processo infiammatorio. Possono anche presentarsi nausea e vomito, oltre ad ansia e una sensazione di malessere generale.


Ad esserne colpiti sono adulti dai 30 ai 60 anni. Si può verificare come episodio sporadico oppure con più manifestazioni ricorrenti che tendono a risolversi nel corso di 3, 6 settimane.


I sintomi tendono a risolversi in un periodo tra alcuni giorni e qualche settimana, l’eventuale recupero del calo di udito è invece meno prevedibile.​


Labirintite, di cosa si tratta?

Spesso il termine labirintite viene utilizzato per definire anche altri tipi di vertigini provocati da disturbi differenti, come per esempio la neurite vestibolare. I due termini sovente vengono considerati sinonimi, in realtà indicano due condizioni distinte:

 

  • labirintite: infiammazione del labirinto, quell'insieme di organi responsabili dell'udito (coclea) e della gestione dell'equilibrio e della postura (sistema vestibolare)

  • neurite vestibolare: infiammazione che colpisce il nervo vestibolare, che rappresenta il collegamento dell'orecchio con il cervello e sbocca nel labirinto. 


La differenza più importante è che solo la labirintite ha come conseguenza la compromissione dell’udito.


Tipi di labirintite

A seconda della sua origine, la labirintite può essere distinta in alcune sottocategorie che hanno caratteristiche proprie. Si possono avere:

 

  • labirintite virale: di solito si manifesta negli adulti dai 30 ai 60 anni, mentre è raro che venga diagnosticata nei bambini

  • labirintite purulenta: si verifica in associazione alla meningite, è di origine batterica e generalmente colpisce i bambini al di sotto dei 2 anni. Si può invece presentar​​e a qualsiasi età se associata a otite media cronica o a un’otite media acuta stata trascurata

  • labirintite sierosa: colpisce di più i bambini, soggetti che costituiscono la maggioranza dei casi di otite media, sia acuta sia cronica.​


I sintomi della labirintite​

Un paziente affetto da labirintite può andare incontro ad alcuni sintomi, i cui principali possono essere:

  • vertigini rotatorie intense: sensazione che l’ambiente circostante ruoti, spesso accompagnata da instabilità e difficoltà a mantenere l’equilibrio
  • nausea e vomito: frequenti durante gli episodi acuti 
  • perdita dell’udito: soprattutto nelle forme batteriche. Può essere temporanea o permanente
  • acufeni: ronzii o fischi percepiti nell’orecchio colpito 
  • sensazione di pressione o dolore all’orecchio
  • febbre: presente nelle forme batteriche.

Le vertigini associate alla labirintite possono intensificarsi e peggiorare in determinate situazioni, tra cui:

  • movimenti rapidi della testa: girarsi o alzarsi bruscamente può scatenare o aggravare le vertigini 
  • cambiamenti di posizione: passare dalla posizione sdraiata a quella eretta o viceversa 
  • ambienti rumorosi o luminosi: stimoli sensoriali intensi possono aumentare il disagio
  • stress e ansia: possono amplificare la percezione de​i sintomi
  • ciclo mestruale
  • affaticamento: la stanchezza può ridurre la capacità del corpo di compensare i disturbi dell’equilibrio.​


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Possibili complicanze

Vertigini, nausea e vomito, guariscono dopo diversi giorni o settimane in tutti i tipi di labirintite.

 

Il recupero dalla riduzione dell’udito varia a seconda dei soggetti. La labirintite, virale o batterica, può portare alla perdita permanente dell’udito. È un’eventualità rara; il rischio è più alto nelle varianti batteriche, soprattutto quelle sviluppate dai bambini come conseguenza della meningite.

 

Se il vomito è stato particolarmente severo, si rischiano episodi di disidratazione, mentre le vertigini possono essere causa di cadute e traumi.


Diagnosi di labirintite

La labirintite deve essere accertata dall’otorinolaringoiatra, che può eventualmente richiedere esami specifici:

 

  • la videooculonistagmografia, o videonistagmografia, indicata per diagnosticare la causa della vertigine

  • l'esame audiometrico, attraverso il quale è possibile misurare la funzionalità e la sensibilità uditiva dell'orecchio

  • Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica per eventuali approfondimenti.


Come si cura la labirintite?

Il trattamento, formulato sulla base degli esami diagnostici, può avvalersi di:

  • farmaci antidolorifici e trattamenti specifici per ridurre i sintomi;

  • farmaci antibiotici, nei rari casi in cui la labirintite sia causata da un'infezione batterica. 


Si interviene anche sullo stile di vita facendo attenzione a:

  • riposare nelle fasi di vertigine acuta;

  • evitare alcolici e bere molta acqua

  • ridurre le fonti di stress esterne.


Cosa fare in caso di episodio di labirintite?

Alcuni consigli, infine, possono essere di aiuto nella gestione dei sintomi:

  • sdraiarsi al buio in caso di vertigini

  • in caso di nausea, bere spesso e a piccoli sorsi

  • riposare a sufficienza perché la stanchezza peggiora i sintomi

  • riprendere a muoversi con piccole passeggiate non appena possibile

  • mentre si cammina, focalizzare lo sguardo su un oggetto fisso e non guardarsi intorno.​

Trattare la labirintite presso i Centri Medici Dyadea​

Nel caso della labirintite, lo specialista di riferimento è l'otorinolarin​goiatra, che si occuperà di analizzare i sintomi del disturbo e formulare il trattamento adeguato. 


I Centri Medici Dyadea sono professionisti di supporto nella fase di accerta​mento anche grazie agli ambulatori specializzati in diagnostica per immagini, per svolgere indagini più approfondite, oltre a essere disponibili lungo tutto il trattamento per monitorare la progressiva risoluzione e scongiurare eventuali complicanze.

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