Il termine labirintite, indica una infiammazione del labirinto, attualmente viene più opportunamente reso con deficit vestibolare acuto.
La labirintite è, comunque, una infiammazione a carico del labirinto, la struttura dell’orecchio interno responsabile dell’equilibrio e dell’udito. Provoca vertigini e capogiri, dovuti al fatto che gli input esterni che raggiungono il cervello sono alterati dal processo infiammatorio. Possono anche presentarsi nausea e vomito, oltre ad ansia e una sensazione di malessere generale.
Ad esserne colpiti sono adulti dai 30 ai 60 anni. Si può verificare come episodio sporadico oppure con più manifestazioni ricorrenti che tendono a risolversi nel corso di 3, 6 settimane.
I sintomi tendono a risolversi in un periodo tra alcuni giorni e qualche settimana, l’eventuale recupero del calo di udito è invece meno prevedibile.
Labirintite, di cosa si tratta?
Spesso il termine labirintite viene utilizzato per definire anche altri tipi di vertigini provocati da disturbi differenti, come per esempio la neurite vestibolare. I due termini sovente vengono considerati sinonimi, in realtà indicano due condizioni distinte:
labirintite: infiammazione del labirinto, quell'insieme di organi responsabili dell'udito (coclea) e della gestione dell'equilibrio e della postura (sistema vestibolare)
neurite vestibolare: infiammazione che colpisce il nervo vestibolare, che rappresenta il collegamento dell'orecchio con il cervello e sbocca nel labirinto.
La differenza più importante è che solo la labirintite ha come conseguenza la compromissione dell’udito.
Tipi di labirintite
A seconda della sua origine, la labirintite può essere distinta in alcune sottocategorie che hanno caratteristiche proprie. Si possono avere:
labirintite virale: di solito si manifesta negli adulti dai 30 ai 60 anni, mentre è raro che venga diagnosticata nei bambini
labirintite purulenta: si verifica in associazione alla meningite, è di origine batterica e generalmente colpisce i bambini al di sotto dei 2 anni. Si può invece presentare a qualsiasi età se associata a otite media cronica o a un’otite media acuta stata trascurata
labirintite sierosa: colpisce di più i bambini, soggetti che costituiscono la maggioranza dei casi di otite media, sia acuta sia cronica.
I sintomi della labirintite
Un paziente affetto da labirintite può andare incontro ad alcuni sintomi, i cui principali possono essere:
- vertigini rotatorie intense: sensazione che l’ambiente circostante ruoti, spesso accompagnata da instabilità e difficoltà a mantenere l’equilibrio
- nausea e vomito: frequenti durante gli episodi acuti
- perdita dell’udito: soprattutto nelle forme batteriche. Può essere temporanea o permanente
- acufeni: ronzii o fischi percepiti nell’orecchio colpito
- sensazione di pressione o dolore all’orecchio
- febbre: presente nelle forme batteriche.
Le vertigini associate alla labirintite possono intensificarsi e peggiorare in determinate situazioni, tra cui:
- movimenti rapidi della testa: girarsi o alzarsi bruscamente può scatenare o aggravare le vertigini
- cambiamenti di posizione: passare dalla posizione sdraiata a quella eretta o viceversa
- ambienti rumorosi o luminosi: stimoli sensoriali intensi possono aumentare il disagio
- stress e ansia: possono amplificare la percezione dei sintomi
- ciclo mestruale
- affaticamento: la stanchezza può ridurre la capacità del corpo di compensare i disturbi dell’equilibrio.

Possibili complicanze
Vertigini, nausea e vomito, guariscono dopo diversi giorni o settimane in tutti i tipi di labirintite.
Il recupero dalla riduzione dell’udito varia a seconda dei soggetti. La labirintite, virale o batterica, può portare alla perdita permanente dell’udito. È un’eventualità rara; il rischio è più alto nelle varianti batteriche, soprattutto quelle sviluppate dai bambini come conseguenza della meningite.
Se il vomito è stato particolarmente severo, si rischiano episodi di disidratazione, mentre le vertigini possono essere causa di cadute e traumi.
Diagnosi di labirintite
La labirintite deve essere accertata dall’otorinolaringoiatra, che può eventualmente richiedere esami specifici:
la videooculonistagmografia, o videonistagmografia, indicata per diagnosticare la causa della vertigine
l'esame audiometrico, attraverso il quale è possibile misurare la funzionalità e la sensibilità uditiva dell'orecchio
Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica per eventuali approfondimenti.
Come si cura la labirintite?
Il trattamento, formulato sulla base degli esami diagnostici, può avvalersi di:
farmaci antidolorifici e trattamenti specifici per ridurre i sintomi;
farmaci antibiotici, nei rari casi in cui la labirintite sia causata da un'infezione batterica.
Si interviene anche sullo stile di vita facendo attenzione a:
riposare nelle fasi di vertigine acuta;
evitare alcolici e bere molta acqua
ridurre le fonti di stress esterne.
Cosa fare in caso di episodio di labirintite?
Alcuni consigli, infine, possono essere di aiuto nella gestione dei sintomi:
sdraiarsi al buio in caso di vertigini
in caso di nausea, bere spesso e a piccoli sorsi
riposare a sufficienza perché la stanchezza peggiora i sintomi
riprendere a muoversi con piccole passeggiate non appena possibile
mentre si cammina, focalizzare lo sguardo su un oggetto fisso e non guardarsi intorno.
Trattare la labirintite presso i Centri Medici Dyadea
Nel caso della labirintite, lo specialista di riferimento è l'otorinolaringoiatra, che si occuperà di analizzare i sintomi del disturbo e formulare il trattamento adeguato.
I Centri Medici Dyadea sono professionisti di supporto nella fase di accertamento anche grazie agli ambulatori specializzati in diagnostica per immagini, per svolgere indagini più approfondite, oltre a essere disponibili lungo tutto il trattamento per monitorare la progressiva risoluzione e scongiurare eventuali complicanze.