Patologie

Tumore al collo dell'utero: sintomi, trattamenti e prevenzione

06/03/2023 - Tempo di lettura: 7 minuti

​​​​​Tumore al collo dell'utero: la sfida della prevenzione e della diagnosi precoce

Il tumore al collo dell'utero, o cancro alla cervice uterina, è una delle principali cause di morte per cancro nelle donne in tutto il mondo. Si sviluppa nella parte inferiore dell'utero che si apre nella vagina e nella quasi totalità dei casi, è causato dal Papilloma Virus (HPV), un'infezione sessualmente trasmessa che colpisce la maggior parte delle donne a un certo punto della loro vita.

 

Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2020 ci sono state circa 604.000 nuove diagnosi di tumore al collo dell'utero nel mondo e 341.000 morti a causa di questa malattia. In Italia, rappresenta circa il 3,5% di tutti i tumori femminili e costituisce la quarta causa di morte per cancro nelle donne.

 

Nonostante ciò, il tumore al collo dell'utero è una malattia evitabile e curabile, soprattutto se diagnosticata in una fase precoce. La prevenzione e la diagnosi sono infatti fondamentali per la riduzione dell'incidenza e per la sopravvivenza delle donne colpite da questa malattia.​

Nell'articolo, forniremo ulteriori informazioni sulle cause e sui fattori di rischio associati al tumore al collo dell'utero, nonché sulla prevenzione, la diagnosi e il trattamento. Inoltre, metteremo in luce l'importanza della prevenzione primaria attraverso la promozione di stili di vita sani e della vaccinazione contro il Papilloma Virus (HPV) nelle ragazze e nei ragazzi.

 

Il ruolo del virus HPV

Come accennato, il Papilloma Virus (HPV) è la principale causa del tumore al collo dell'utero. Si tratta di un virus a trasmissione sessuale che infetta la pelle e le mucose genitali, e si può manifestare in più di cento forme, ma solo alcune di esse sono ad alto rischio per il cancro alla cervice uterina.​

L'HPV è in grado di alterare le cellule del collo dell'utero e causare l'insorgenza di tumori. Tuttavia, nella maggior parte dei casi le infezioni si risolvono spontaneamente senza causare danni. La contrazione dell'HPV è maggiore nei soggetti che hanno rapporti sessuali non protetti o che hanno avuto molti partner sessuali. Anche il fumo di sigaretta, l'uso di contraccettivi orali per lunghi periodi e il sistema immunitario indebolito possono aumentare il rischio di sviluppare il tumore al collo dell'utero.

 

Come prevenire il Papilloma Virus?

Abbiamo varie armi da schierare contro questa malattia
Come evitare i rischi: la prevenzione

Come per molti altri tipi di cancro, la prevenzione è alla base per la riduzione dei fattori di rischio. Ecco alcune misure efficaci per abbattere significativamente lo sviluppo del tumore al collo dell'utero:

La vaccinazione, intervento principe di prevenzione primaria che può prevenire le infezioni da HPV alla base della malattia. Riduce molto significativamente il rischio di sviluppare il tumore al collo dell'utero. Questa è raccomandata per le ragazze e i ragazzi di età compresa tra 9 e 26 anni, ma può essere somministrata anche a donne di età superiore.

La prevenzione secondaria o diagnosi precoce è possibile mediante uno screening periodico tramite:

  • Pap test
    Prevede l'esame delle cellule prelevate dal collo dell'utero tramite un Pap test, insieme alla ricerca del DNA dell'HPV. Questo test può rilevare la presenza del virus HPV e identificare eventuali cellule anomale presenti.
  • Test autonomo dell'HPV
    Analizza solo il DNA dell'HPV prelevato dal collo dell'utero. Può essere utilizzato come test di screening per il cancro del collo dell'utero, ma non fornisce informazioni sulle eventuali cellule anomale.
  • Test del genotipo dell'HPV
    Questo test può identificare il tipo specifico di HPV presente, riconoscendolo tra le centinaia di varianti, più o meno pericolose.
  • Colposcopia
    Esame del collo dell'utero con un microscopio chiamato colposcopio. In alcuni casi, il medico può prelevare un campione di tessuto (biopsia) dal collo dell'utero per analizzarlo al microscopio e confermare la presenza di cellule anomale.


Poi esistono norme comportamentali integrative quali:

  • L'utilizzo del preservativo
  • Uno stle  di vita salutare


Esistono diversi tipi di test per rilevare l'HPV, a seconda della situazione individuale di ogni paziente:

Tumore al collo dell'utero: sintomi

Il tumore al collo dell'utero, in fase iniziale, è solito non causare sintomi, motivo per cui la prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per aumentare le possibilità di guarigione. Tuttavia, mano a mano che progredisce, possono verificarsi le prime manifestazioni:
 

  • Sanguinamento vaginale anomalo
  • Dolore pelvico o durante i rapporti sessuali
  • Scarico vaginale anomalo
  • Minzione frequente o difficoltà a urinare
  • Dolore lombare

 
È importante notare che questi sintomi non sono specifici del tumore al collo dell'utero e possono essere causati anche da altre condizioni. Se si è affetti da uno qualsiasi di questi sintomi, è importante consultare il medico per una diagnosi accurata. In caso di tumore al collo dell'utero, la diagnosi precoce aumenta significativamente la possibilità di successo del trattamento e di guarigione.

È importante sottolineare che solo un medico può determinare il giusto percorso diagnostico e terapeutico per il tumore al collo dell'utero avvalendosi anche di ulteriori approfondimenti diagnostici di Imaging.

​Trattamenti per il tumore al collo dell'utero

Il trattamento del tumore al collo dell'utero dipende dallo stadio della malattia e dalle condizioni della paziente. I trattamenti disponibili possono includere:

 

  • Chirurgia: la tipologia di intervento chirurgico dipende dalla posizione e dall'estensione del tumore. In alcuni casi, può essere necessario rimuovere l'intero utero (isterectomia). 
  • Radioterapia: ovvero l'uso di radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Può essere effettuata internamente (brachiterapia) o esternamente (radioterapia esterna).
  • Chemioterapia: può essere utilizzata in combinazione con la radioterapia.
  • Terapie biologiche: farmaci che stimolano il sistema immunitario a combattere le cellule tumorali.


Come per molti altri tipi di tumore, una volta terminato il trattamento, è importante seguire programmi di follow-up regolari per monitorare la malattia e prevenire eventuali recidive.



Tumore al collo dell'utero: la risposta dei Centri Dyadea

Le pazienti affette da questa grave malattia possono trovare nei Centri Medici Dyadea a Bologna il supporto adeguato a ogni fase del loro percorso terapeutico. Grazie a un team di professionisti altamente qualificato e all'impiego di tecnologie all'avanguardia, è possibile prevenire la diffusione del tumore al collo dell'utero e aumentare la sopravvivenza delle pazienti. Nei Centri Medici Dyadea, infatti, sono disponibili visite ginecologiche complete per ogni età, supportate – se necessario – da accertamenti ed esami diagnostici, esami di laboratorio (vaginali, endocervicali, uretrali), biopsie (cervice / endometrio), ecografie (pelvica, transvaginale, transaddominale), colposcopia e Pap test. Ricordiamo che la prevenzione è il primo passo per combattere questa patologia: gli esperti dei Centri Medici Dyadea sono pronti a sostenerti nel percorso sanitario.