Prevenzione

Disturbi specifici dell'apprendimento: quali sono, come riconoscerli e risolverli

19/09/2022 - Tempo di lettura: 5 minuti

​​​I disturbi specifici dell'apprendimento dipendono da un'anomalia del funzionamento del cervello. La loro gravità può essere di vario livello, dal lieve all’importante, e si possono riconoscere nelle fasi iniziali dello sviluppo o quando il bambino comincia a parlare e a camminare.


In Italia si stima che sia presente almeno un alunno con disturbi dell’apprendimento per classe. Un soggetto di questo tipo presenta difficoltà:

  • nell'acquisizione di capacità fondamentali

  • nella comprensione degli input provenienti dall'ambiente

  • nel raggiungimento dell'autonomia

dovuti alla mancata automatizzazione di processi specifici che rende difficili compiti e operazioni solitamente considerate semplici.


In questo articolo vedremo in cosa consistono i disturbi specifici dell’apprendimento, da cosa sono causati e che tipo di sintomi provocano, come trattarli e come conviverci nel modo più sereno.

Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)


Come anticipato, i DSA sono disturbi che si riflettono sulla capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente.

A livello internazionale si stima che interessino fra il 3% e il 5% della popolazione generale nell'età evolutiva. In Italia il range è leggermente inferiore, tra il 2,5% e il 3,5%. Queste differenze si imputano sia alla diversa struttura della lingua italiana, in confronto ad altre lingue straniere, sia alla difficoltà ad accertare il disturbo.

 

Classificazione dei DSA

​​

Prima di addentrarci nel dettaglio di come si manifestano i DSA, è necessario fare una distinzione preliminare tra disturbi non specifici e disturbi specifici.


Disturbi non specifici dell'apprendimento


Questi disturbi rendono difficile acquisire nuove conoscenze in più settori delle competenze scolastiche e anche in ambiti diversi. Possono essere originati da alcune condizioni come:

  • epilessia;

  • disabilità intellettiva;

  • livello cognitivo borderline;

  • disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD);

  • autismo ad alto funzionamento;

  • depressione cronica di grado lieve;

  • disturbi d'ansia.

Disturbi specifici dell'apprendimento


Sono i disturbi dell’apprendimento cui ci si riferisce generalmente nel linguaggio comune. Differiscono dai precedenti, più gravi e non specifici. Le persone con DSA, infatti, non hanno disabilità intellettiva, né problemi neurologici o di vista e udito. Fanno fatica a imparare a leggere, scrivere e calcolare.


In base al tipo di difficoltà specifica che determinano, si dividono in:

  • dislessia: disturbo specifico della lettura che si presenta con una difficoltà nella decodifica del testo scritto;

  • disortografia: si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e fonografica;

  • disgrafia: interessa l'abilità motoria della scrittura;

  • discalculia: si presenta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri.



20220912_DSA_1.jpg


Come si riconoscono i disturbi specifici dell’apprendimento


I disturbi specifici dell’apprendimento possono manifestarsi con gravità diversa. Generalmente, il bambino dislessico fa fatica a leggere, ci mette molto tempo, legge in modo poco fluido e può manifestare anche difficoltà di comprensione del testo. 

Se presenta disortografia e/o disgrafia fatica ad applicare le regole ortografiche, come l’uso delle doppie, dell’accento, dell'h. Spesso ha una grafia disordinata e poco comprensibile, inoltre può avere difficoltà a prendere appunti completi o a copiare dalla lavagna. 

Il bambino con discalculia associa con difficoltà il numero alla quantità, fatica a utilizzare i simboli, imparare le tabelline a memoria, svolgere i calcoli mentallmente, memorizzare formule e definizioni.

Un bambino con DSA può avere difficoltà di comunicazione e/o sviluppare un senso di frustrazione cui seguono problemi comportamentali, come distrazione, iperattività, isolamento, timidezza o aggressività. Spesso i disturbi dell’apprendimento e il disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività si presentano insieme.


Le cause dei disturbi specifici dell’apprendimento


La causa principale di questi disturbi è un anomalo sviluppo del cervello che può avvenire prima della nascita, alla nascita o nella prima infanzia.

I fattori che possono determinarli sono:

  • malattie della madre durante la gravidanza;

  • disabilità ereditaria dell’apprendimento;

  • nuove mutazioni geniche del bambino, che lo predispongono a sviluppare il disturbo;

  • problemi alla nascita che comportano la mancanza di ossigeno al cervello del bambino;

  • malattie, come le meningiti, che si manifestano nella prima infanzia.


Attualmente, quindi, non è nota una specifica causa ma si ritiene che ci sia un’origine multifattoriale di tipo sia genetico sia ambientale.


Diagnosticare i disturbi specifici dell’apprendimento


Quando si nota che il bambino presenta difficoltà a leggere o ad apprendere maggiore rispetto al livello medio atteso per la fascia di età cui appartiene, è bene procedere a una valutazione:

  • un primo passaggio è quello con i medici, che esaminano il bambino per individuare eventuali disturbi fisici che potrebbero interferire con l’apprendimento, per esempio alla vista e all’udito;

  • Il secondo passaggio prevede test d’intelligenza e test scolastici di lettura, scrittura e competenze matematiche, che possono essere condotti dagli specialisti a scuola, su richiesta dei genitori;

  • viene eseguita, inoltre, una valutazione psicologica per stabilire se il bambino abbia problemi emotivi, come ansia o depressione, o un disturbo evolutivo, come il quello da deficit dell’attenzione/iperattività, pe​rché spesso queste condizioni coesistono e possono peggiorare il disturbo.


Vengono esaminate le aree seguenti e le valutazioni ricavate sono utili per capire se il bambino abbia o meno un disturbo dell’apprendimento:

  • lettura;

  • scrittura (per esempio utilizzo corretto di grammatica e punteggiatura, chiarezza nell’esposizione dei concetti);

  • ortografia;

  • comprensione del significato dei numeri e della correlazione tra loro;

  • ragionamento matematico.

 

Se si conferma che il bambino presenta difficoltà maggiori rispetto alla media in almeno una di queste aree e continua a manifestarle per un tempo di minimo sei mesi anche se sottoposto a trattamento, si ritiene che possa avere un disturbo dell'apprendimento. Come ulteriore accertamento, si eseguono esami per verificare la presenza di deficit intellettivo o altri disturbi neuroevolutivi.


Come trattare i disturbi specifici dell’apprendimento


Il trattamento più utilizzato per questo tipo di disturbi consiste nel formulare un’educazione che risponda alle esigenze individuali del bambino.

Nessun trattamento farmacologico, infatti, ha effetti importanti sul rendimento scolastico, intelligenza e capacità di apprendimento generale. Ma siccome alcuni bambini con DSA presentano anche deficit di attenzione/iperattività (ADHD), alcuni farmaci psicostimolanti possono migliorare l’attenzione e la concentrazione, e di conseguenza anche la capacità di apprendimento.


Convivere con i disturbi specifici dell’apprendimento


L'andamento nel tempo di questi disturbi e le relative conseguenze sulla vita sociale sono molto soggettivi. L'evoluzione può essere influenzata da:

  • rapidità e adeguatezza delle cure;

  • gravità del danno neuropsicologico;

  • livello dei processi mentali della persona;

  • presenza di difficoltà nelle tre aree (lettura, scrittura, calcolo);

  • presenza di altri disturbi del neuro sviluppo e dall'ambiente in cui vive la persona.


Oltre a occuparsi del bambino, è importante sostenere anche i genitori, per contenere le loro preoccupazioni o le eventuali aspettative deluse. Parlarne con il medico di riferimento o con uno psicologo esperto, con amici e familiari o con altri genitori con lo stesso problema (gruppi di mutuo aiuto) può rivelarsi molto utile.

 

Presso i Centri Medici Dyadea il giusto supporto alle persone con DSA


Come abbiamo visto, accertare un disturbo specifico dell’apprendimento richiede tempestività e attenzione da parte dei familiari, insieme a un approccio diagnostico multidisciplinare. Presso i Centri Medici Dyadea, la possibilità di avere a disposizione più specialisti riduce i tempi di accertamento e migliora il percorso terapeutico grazie alla sinergia che si può stabilire tra le varie figure coinvolte, dal logopedista allo psicologo, dall’oculista al pediatra: il nuovo Polo pediatrico, infatti, è il punto di riferimento dei bisogni sanitari dei bambini dalla dolce attesa ai 14 anni.