Prevenzione

Dolori muscolari

23/11/2021 - Tempo di lettura: 4 minuti

​​Una panoramica sui dolori muscolari per capirne meglio l'origine e decidere il trattamento più adeguato.


Che si sia sportivi come no, a tutti capita di sperimentare dei dolori ai muscoli, con sintomi ed evoluzioni diversi. Dal semplice indolenzimento post attività fisica a quelli posturali, fino a disturbi più seri, l'importante è saper riconoscerne la causa per poter rispondere con il trattamento migliore.

 

Cos'è il dolore muscolare e come si manifesta

Il dolore ai muscoli – definito anche mialgia – può manifestarsi come conseguenza di diverse cause. La zona dolorosa può essere localizzata oppure diffusa, coinvolgendo più muscoli. Spesso è riconducibile a uno sforzo eccessivo oppure troppo prolungato, insieme a stress e posture sbagliate, che favoriscono l'affaticamento muscolare e portano a contratture soprattutto su collo, spalle e schiena. In casi più complessi, il dolore muscolare può essere anche sintomo di patologie, comunemente di un'influenza, ma anche di artrite, artrosi, fibromialgia o altre malattie sistemiche, ovvero patologie che coinvolgono tutto l'organismo.

 

Le diverse tipologie di dolore muscolare

A seconda dell'origine possiamo individuare diverse tipologie di dolore ai muscoli.

Contrattura: spesso dovuta a posture scorrette, si manifesta con rigidità, sensazione di tensione, forte limitazione del movimento, impossibilità di usare il muscolo interessato e accentuazione del dolore quando lo si sollecita. Di norma non si associa a patologie severe, si risolve spontaneamente o con qualche seduta di massaggio mirato.

Strappo: consiste nella rottura delle fibre del muscolo, dove le lesioni coinvolgono gran parte o addirittura tutto il muscolo. A causarle è una contrazione improvvisa con un eccessivo allungamento del muscolo. Spesso viene usato come sinonimo il termine “distrazione muscolare", ma impropriamente, perché le distrazioni riguardano meno del 50% delle fibre muscolari.

Stiramento: lo stiramento muscolare – o elongazione muscolare – è una delle possibili lesioni del muscolo, frequente fra chi pratica attività fisica, sia professionisti sia sportivi amatoriali.

Miastenia: quando si soffre di miastenia si ha a che fare con un affaticamento muscolare generalizzato. Il problema può colpire a qualsiasi età, ma compare più frequentemente nelle donne al di sotto dei 40 anni e negli uomini oltre i 60. I muscoli volontari si indeboliscono e si stancano facilmente e non c'è modo di riportarli allo stato di salute iniziale. Tuttavia, opportuni trattamenti aiutano a combattere i sintomi e gravi complicazioni, come le crisi miasteniche causate dall'indebolimento dei muscoli che controllano la respirazione.20211129_Magazine_Dolori muscolari.jpg


Le possibili cause del dolore ai muscoli

Se il dolore ai muscoli è associato a tensioni, a un uso eccessivo o a danni dovuti a uno sforzo molto intenso, solitamente si concentra su muscoli specifici ed è conseguente all'attività fisica svolta. Un'attività eccessiva, infatti, sottopone i muscoli a grandi sforzi, soprattutto se non si è sufficientemente allenati per sostenenerla. Per evitare crampi e contrazioni, è consigliato praticare qualche minuto di riscaldamento. Posture scorrette e stress eccessivo sono altre possibili cause di dolori muscolari localizzati, risolvibili con trattamenti mirati.

 

Quando i dolori sono diffusi, invece, possono essere associati ad altri disturbi, pertanto diventa importante ascoltare anche gli altri segnali lanciati dall'organismo. In particolare, se i dolori muscolari sono associati a difficoltà di respirazione o capogiri, estrema debolezza muscolare, febbre alta e rigidità del collo è bene rivolgersi il prima possibile a un medico.


Principali rimedi e indicazioni per trattare il dolore ai muscoli

Il riposo è la prima misura da adottare in ogni caso, perché consente di osservare la manifestazione dolorosa e capirne meglio l'origine.

Nel caso in cui il dolore sia legato a un uso eccessivo dei muscoli, fra le attività a basso impatto consigliate per mantenersi in salute sono incluse le camminate, il ciclismo e il nuoto. E' importante sospendere le attività aerobiche ad alta intensità e il sollevamento di pesi, almeno fino a che i dolori muscolari non saranno scomparsi. Dedicare del tempo a un lieve stretching può aiutare, sopratutto se eseguito seguendo i consigli di un fisioterapista, che saprà suggerire gli esercizi più adatti e l'intensità sufficiente. Per ridurre il gonfiore è consigliato trattare la parte dolente con del ghiaccio con impacchi da 20 minuti da ripetere più volte al giorno. Da ricordare, però, che il trattamento con il freddo è utile per ridurre dolore e infiammazione solo nelle prime 24-48 ore. I dolori muscolari prolungati e causati da una contrattura ricevono invece sollievo da un trattamento con il calore, per esempio applicando fasce autoriscaldanti adesive.

Farmaci antinfiammatori, assunti per via orale o per via topica (creme, pomate, gel o cerotti disponibili in farmacia), possono dare sollievo, ma se ne raccomanda un utilizzo non troppo prolungato.20211129_Magazine_Dolori muscolari_1.jpg

Se il dolore persiste nonostante questi primi accorgimenti, si può ricorrere a pratiche più efficaci, che richiedono l'intervento di terapisti riabilitativi professionali. Le tecniche utilizzate comprendono:

  • Termoterapia: trova impiego per il trattamento di stati infiammatori (anche varie forme di artrite), spasmi muscolari e lesioni come distorsioni e strappi. Riduce temporaneamente la rigidità articolare, il dolore e gli spasmi. Inoltre, contribuisce ad attenuare l'infiammazione e l'accumulo di liquido nei tessuti (edema).
  • Terapia del freddo: può essere utile per rendere insensibili i tessuti e attenuare gli spasmi muscolari, il dolore dovuto ai traumi e la lombalgia o gli stati infiammatori di recente sviluppo. Il freddo può essere applicato con una borsa di ghiaccio, un pacchetto freddo o in forma liquida (come cloruro di etile) che si raffredda per evaporazione.
  • Elettrostimolazione: la stimolazione elettrica con elettrodi applicati sulla cute provoca la contrazione dei muscoli, offrendo una forma di esercizio che aiuta a prevenire atrofia e spasticità. La stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS) si basa sull'uso di bassa tensione che non provoca contrazione muscolare. La TENS può essere utile per il trattamento di dolore dorsale cronico, artrite reumatoide, distorsione della caviglia, herpes zoster o area dolente localizzata.
  • Trazione: la trazione del collo può essere effettuata in ospedale, nei centri di riabilitazione o a casa per il trattamento del dolore cervicale dovuto a degenerazione delle ossa del collo (spondilosi cervicale), rottura di un disco, colpo di frusta o spasmo dei muscoli del collo. In linea generale, la trazione viene combinata a un'altra fisioterapia che integra esercizi e stretching.
  • Massaggio: può alleviare il dolore, ridurre il gonfiore e far rilasciare i tessuti contratti. Il massaggio a scopo terapeutico deve essere svolto da un massaggiatore professionista. Non deve essere usato per trattare le infezioni o gli stati infiammatori dovuti a coaguli di sangue (tromboflebite).
  • Agopuntura: prevede l'inserimento di sottili aghi per via sottocutanea in specifiche sedi del corpo, stimolando il cervello a produrre endorfine, che bloccano la sensazione di dolore e riducono l'inifammazione. Questo trattamento può essere abbinato ad altri nella gestione del dolore cronico e per l'artrite di recente sviluppo. L'agopuntura deve essere eseguita da uno specialista certificato e con aghi sterili.​20211129_Magazine_Dolori muscolari_3.jpg

     

    Dolore muscolare: quando diventa un campanello d'allarme?

    Quando i dolori muscolari diventano prolungati nel tempo è davvero importante rivolgersi a uno specialista: il dolore cronico influisce non solo sul corpo, ma anche sulla mente con effetti deleteri sull'umore

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